Fotovoltaico, il governo cinese aumenta gli incentivi
Le autorità di Pechino hanno varato le nuove tariffe incentivanti per gli impianti fotovoltaici, che variano tra 1 e 1,15 yuan per chilowattora, a seconda della data di autorizzazione. Si tratta in ogni caso di un aumento rispetto ai sussidi riconosciuti in passato, che non superavano gli 0,99 yuan/kwh
02 August, 2011
Anche la Cina punta con decisione sulle rinnovabili. Il governo cinese, infatti, ha varato nuovi incentivi per promuovere la produzione di energia elettrica con il fotovoltaico. Le nuove tariffe incentivanti, annunciate dalla Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, prevedono un contributo di 1,15 yuan (circa 0,18 dollari) per ogni chilowattora (kwh) di energia solare prodotto. Nella nota, la Commissione governativa puntualizza che questa tariffa sarà riconosciuta solo agli impianti fotovoltaici che siano stati approvati prima del 1 ° luglio.
Per gli impianti che hanno ottenuto l'autorizzazione dopo questa data, saranno erogati sussidi pari a uno yuan per ogni kwh. Unica eccezione, i pannelli fotovoltaici installati in Tibet, ai quali sarà riconosciuta la tariffa più generosa a prescindere dalla data di installazione dell'impianto. In entrambi i casi, osservano gli analisti, si tratta di incentivi più alti rispetto a quelli erogati fino a questo momento. Nell’ultimo turno di gara per l'installazione di impianti fotovoltaici, infatti, le tariffe incentivanti variavano tra gli 0,73 e gli 0,99 yuan per kilowattora.