Anche la Spagna vara il nuovo Piano per l'efficienza energetica
Approvato dal ministero spagnolo dell'Industria il testo del Paee 2011-2020, con cui Madrid punta a ridurre i consumi energetici del 20% entro i prossimi dieci anni. La Spagna si attende anche ripercussioni favorevoli sull'economia e sull'occupazione
03 August, 2011
Anche il governo spagnolo, come ha fatto quello italiano qualche giorno fa, ha da poco varato il nuovo Paee (Piano di azione nazionale per il risparmio e l’efficienza energetica, Plan de acción de la Estrategia de ahorro y eficiencia energética) valido dal 2011 al 2020. Il provvedimento (vedi allegato) punta prima di tutto a cercare di ridurre i consumi di energia del 20% entro il 2020, un target che non sembra impossibile da raggiungere, dal momento che i piani precedenti hanno ottenuto un buon successo. Grazie alle misure adottate negli ultimi anni, infatti, nel 2010 la Spagna aveva già ottenuto una riduzione dei consumi di 9 punti percentuali. Di qui la decisione di “alzare l'asticella”, con il nuovo provvedimento adottato dal ministero dell’Industria, Turismo e Commercio. L'obiettivo del governo spagnolo è quello di tagliare le emissioni di Co2 di 400 milioni di tonnellate, con un bel risparmio anche in termini di petrolio importato: 965 milioni di barili in meno.
Il Piano di azione, inoltre, dovrebbe avere ripercussioni positive sull'economia nazionale, grazie agli investimenti nel settore delle fonti energetiche rinnovabili e del risparmio energetico. Non a caso Madrid si aspetta anche la creazione di nuovi posti di lavoro nel campo dell’efficienza energetica, un settore che potrebbe passare dall’attuale 1,8% degli occupati in Spagna al 3,9% nel 2020, quando potrebbe dare lavoro a oltre 750.000 persone. Benefici ambientali e stimoli per l'economia, dunque. Ma il Paee 2020 consentirà alla Spagna anche di ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.