Dall'Unep uno standard internazionale per misurare i consumi degli edifici
Il Programma ambientale delle Nazioni unite ha messo a punto il Common carbon metric, un sistema per la misurazione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra di abitazioni e uffici. Lo strumento è ora in fase di test presso l'Iso, l'Organizzazione internazionale per la standardizzazione
04 August, 2011
Un nuovo strumento per misurare il consumo energetico e le emissioni di gas serra imputabili agli edifici. Si chiama Common carbon metric (Ccm) ed è stato messo a punto dal Programma ambiente delle Nazioni unite (Unep ), che lo sta testando presso l’International organization for standardization (Iso). L'obiettivo, infatti, è quello di elaborate un sistema uniforme per definire l’impatto sul clima di case e uffici, che attualmente, secondo le stime dell'Onu, rappresentano la causa principale delle emissioni di gas a effetto serra, nonché di un terzo dei consumi energetici globali.
«Qui all’Unep crediamo che il settore dell’edilizia possieda un grande potenziale per contribuire a significative riduzioni delle emissioni di gas serra – ha dichiarato Sylvie Lemmet, direttore della divisione Tecnologia, industria ed economia del Programma delle Nazioni Unite - Lo sviluppo del Common carbon metric e la decisione dell’Iso di considerarlo come uno standard internazionale, sono passi importanti per rimuovere le barriere che bloccano questo potenziale e fornire un percorso verso una maggiore efficienza energetica nel settore dell’edilizia».
Il Ccm diventerà un sistema di calcolo omogeneo che segue un protocollo coerente e standardizzato. L'obiettivo finale, dunque, è quello di utilizzare lo strumento per sviluppare linee guida per architetti, designer e costruttori. Il Common carbon metric, in particolare, consentirà di misurare il consumo di energia quando di un edificio calcolato per metro quadrato o per abitante su base annua. Lo strumento elaborato dall'Unep prevede due approcci distinti: una misurazione per i singoli edifici (modello “bottom-up”) e una per gli insiemi di edifici (modello “top-down”). Per ulteriori informazioni, scaricare la brochure allegata.