Genova, caldo record, ora spaventa lo smog
Biossido d´azoto fuori norma in corso Europa: "È colpa del ristagno d´aria" - da La Repubblica di Genova del 24.08.2011
24 August, 2011
di Bruno Persano
Il campanello d´allarme è suonato nella stazione di rilevamento in corso Europa alle 7 di sera. Nell´aria era disciolto un numero di particelle inquinanti superiori al limite massimo. Un´ora dopo, nuovo squillo. Ancora una volta i gas nocivi avevano superato il tetto fissato dalla legge. Aria inquinata: colpa del caldo. L´ozono è schizzato in alto, il biossido d´azoto ha superato la soglia di allarme.
Questo caldo che fa boccheggiare, mette a rischio la salute degli anziani, toglie l´energia, finisce anche per rendere "scadente" la qualità dell´aria. Almeno in questi giorni, perché normalmente, a queste latitudini, è sufficiente il vento per allontanare lo smog.
Come spiega con parole più appropriate Teresa Zanetti, responsabile della rete che analizza l´aria per conto della Provincia, «il clima di questi giorni rappresenta una situazione favorevole per il ristagno degli inquinanti». Ecco spiegato perché, nonostante il traffico sia ridotto per le vacanze e dai camini degli impianti di riscaldamento non esca un filo di fumo, le centraline della Provincia segnalino tracce di inquinamento atmosferico in città.
Più preciso è il bollettino emesso dal centro operativo provinciale di largo Cattanei: «I due superamenti al limite orario fissato in 200 microgrammi per metro cubo di biossido d´azoto sono avvenuti in corso Europa, registrati dalle ore 19 alle 20 con 278 microgrammi per metro cubo, e dalle ore 20 alle 21 con 235 microgrammi per metro cubo».
Il mese di Luglio aveva superato l´esame "qualità dell´aria": la temperatura non eccessiva e il vento del mese scorso sono stati un ostacolo per la formazione di alcuni inquinanti. I dati raccolti fino ad un paio di settimane fa erano "assolutamente confortanti", scrive la Provincia. Ma agosto ha cambiato il segno e le previsioni meteo sono preoccupanti. Gli esperti annunciano alta "la probabilità di ristagno di inquinanti negli strati bassi dell´atmosfera".
«E´ proprio il caldo estremo di questi giorni il terreno fertile per sviluppare certi gas nocivi come l´ozono e il biossido d´azoto. I livelli registrati non rappresentano ancora un pericolo immediato per la salute del cittadino», ci tiene a precisare l´esperta. «Sono però un segnale che la qualità dell´aria è calata». Solo nel caso in cui gli "sforamenti" rispetto ai limiti di legge si ripetessero per altre 17 volte nell´anno, le amministrazioni locali interverranno ordinando il blocco del traffico.