Firenze pedonale: la giunta Renzi pensa al quartiere San Niccolò
La “rivoluzione del traffico” annunciata dal Sindaco Renzi prosegue con una nuova proposta di pedonalizzazione: dopo Piazza Duomo e Piazza Pitti, la giunta sta valutando la possibilità di chiudere al traffico anche il quartiere del centro storico San Niccolò
29 August, 2011
Dopo aver chiuso l’accesso alle auto in Piazza Duomo e Piazza Pitti, la giunta Renzi sembra decisa a proseguire sulla strada della mobilità sostenibile, anche a costo di sfidare il malumore di residenti e commercianti, che ancora devono digerire la seconda pedonalizzazione.
La "rivoluzione del traffico" annunciata dal sindaco prosegue, e la prossima isola pedonale nel centro della città potrebbe essere il quartiere San Niccolò (Oltrarno), come suggerito a marzo da Legambiente.
“Stiamo vagliando l’ipotesi di rafforzare la Ztl, trasformandola in A+ e di operare eventuali nuove pedonalizzazioni – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità Massimo Mattei -in altre zone del centro storico, a partire da San Niccolò”. Mattei ha aggiunto che “le pedonalizzazioni che stiamo portando avanti non sono solo una soluzione di mobilità sostenibile ma soprattutto una svolta culturale che richiede tempo ma che i cittadini stanno apprezzando".
La nuova pedonalizzazione viene intesa dall’assessore come un nuovo passo nella “svolta culturale cercata da Palazzo Vecchio, in cui si bandisce l’auto per tornare a muoversi “tornando ad ascoltare il suono dei passi, una frase più volte sottolineata dal Sindaco Renzi”. Un cambiamento importante, che comporta inevitabilmente discussioni e qualche disagio, che si presenterà soprattutto quando riapriranno a pieno regime scuole e uffici.
Proprio per questo Stefano Marmugi, presidente del Quartiere 1, il centro storico della città, ha sottolineato l’importanza di offrire un’alternativa ai piedi, seppur ecologica. “Il centro pedonale, è indicativo di benessere ma deve chiaramente esserci la possibilità di utilizzare mezzi pubblici ecologicamente sostenibili come bussini elettrici o tramvie”.
Molti dubbi invece sulla possibilità di realizzare una “mini metropolitana” per il centro storico; lo studio di fattibilità sarà sicuramente presentato, ma l’alternativa di superficie appare al momento come la soluzione più rapida ed economica.