Palermo, pannelli solari sul tetto dell'università
L'ateneo siciliano sta installando un impianto fotovoltaico di 740 metri quadri di superficie, che sarà in grado di assicurare il 17% del fabbisogno elettrico annuo dell'università. Successivamente saranno costruiti altri 4 impianti, che contribuiranno a raggiungere gli obiettivi del Comune di Palermo nell'ambito del Patto dei sindaci
29 August, 2011
L'università di Palermo ospiterà presto uno dei più grandi impianti fotovoltaici installati su strutture universitarie: circa 740 metri quadrati di pannelli solari, che saranno installati sul tetto del dipartimento di Ingegneria chimica. A breve, inoltre, inizierà la realizzazione di altri quattro impianti, grazie ai quali l'ateneo sarà sempre più autosufficiente dal punto di vista energetico. Un'esigenza che, prima che ambientale, è soprattutto economica. «La nostra università – spiega Gianfranco Rizzo, l'energy manager dell'istituzione - nel 2008 ha prelevato dalla rete 20,5 milioni di kilowattora di energia elettrica e ha consumato 490mila metri cubi di metano, per una spesa complessiva di oltre 4 milioni di euro».
Di qui la decisione di sfruttare l'energia solare per ricavare elettricità, grazie anche al lavoro di ricerca svolto da diversi dipartimenti dello stesso ateneo in materia di energia, ambiente e mobilità. «Tra l'altro – aggiunge il rettore dell'università, Roberto Lagalla - partecipiamo al bando Pon per il rafforzamento delle strutture scientifiche e tecnologiche con un'azione centrata sulla mobilità sostenibile e sull'energia distribuita». Gli interventi già realizzati e quelli futuri contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi che Comune di Palermo si è assunto nell'ambito del Patto dei sindaci, l'iniziativa che coinvolge, su base volontaria, molte città europee impegnate nella riduzione delle emissioni e dei consumi energetici. Il campo fotovoltaico in costruzione sui tetti dell'università andrà proprio in questa direzione, producendo 140 mila kilowattora di elettricità all'anno e coprendo così il 17% del fabbisogno annuo dell'edificio. L'impianto avrà una potenza di picco di 100 kilowattora.