Risparmio energetico, addio alle lampadine a incandescenza da 60 watt
Il 1 settembre scatta in tutta Europa il divieto di produzione dei bulbi energivori, anche le giacenze di magazzino potranno essere smaltite. Il processo di sostituzione delle lampadine, avviato dall'Ue nel 2009, prevede ancora l'eliminazione di quelle da 45 e 25 watt, già in programma per il prossimo anno
01 September, 2011
Per le “vecchie” lampadine a incandescenza da 60 watt è arrivato il momento di andare in pensione, per lo meno nel nostro continente. Lo ha stabilito l'Unione europea, mettendole definitivamente al bando dal 1 settembre 2011, dopo aver già eliminato dal mercato quelle da 100 watt nel settembre del 2009 e quelle da 75 l'anno seguente. A partire da questa data, dunque, i produttori dovranno terminare la produzione dei bulbi energivori, anche se sarà ancora possibile trovarli sugli scaffali di negozi e supermercati. La norma comunitaria, infatti, prevede che le scorte di lampadine da 60 watt possano essere gradualmente smaltite. Secondo le stime della stessa Ue, dovrebbero essere necessari pochi mesi per dar fondo alle giacenze di magazzino. L'eliminazione progressiva dei bulbi da 60 watt, comunque, non è l'ultima fase del processo di sostituzione avviato in Europa, che prevede altre tappe successive.
Nel 2012, in particolare, andranno in pensione anche le lampadine a incandescenza da 45 e da 25 watt. In questo modo, l'Ue conta di arrivare a risparmiare fino a 40 miliardi di kilowattora l’anno. Una quantità enorme, equivalente al consumo elettrico annuo dell'intero Belgio o all'energia prodotta da 20 centrali elettriche da 500 MW. Notevoli anche i benefici sul piano ambientale, dal momento che eliminando le lampadine a incandescenza in tutta Europa di potrà evitare l'emissione in atmosfera di ben 32 milioni di tonnellate di Co2 all'anno. Per quanto riguarda l'Italia, se i bulbi energivori sparissero da tutte le case si potrebbero risparmiare fino a 40 miliardi di kilowattora l’anno, evitando ogni anno tre milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Attesi, infine, anche dei vantaggi dal punto di vista economico. Su scala continentale, il risparmio atteso si attesta sugli 11 miliardi di euro l'anno, mentre le singole famiglie, a seconda del numero di lampadine installate, potranno salvare fino a 50 euro in dodici mesi, anche tenendo conto del prezzo più alto dei nuovi dispositivi più efficienti. Oltre a consumare di meno, infatti, le moderne lampadine a risparmio energetico hanno una durata decisamente maggiore rispetto ai vecchi sistemi di illuminazione, arrivando a funzionare anche per 10 anni.