Epia: nel 2020 il fotovoltaico non avrà più bisogno di incentivi
L' Associazione europea dell'industria fotovoltaica ha pubblicato uno studio dedicato ai possibili sviluppi del settore fotovoltaico. Secondo le stime, il prezzo di installazione potrebbe dimezzarsi entro la fine del decennio, consentendo all'energia solare di fare a meno del sostegno governativo. Che comunque, in questa fase, appare ancora necessario
05 September, 2011
L'energia fotovoltaica potrebbe raggiungere la piena competitività con le fonti “tradizionali” entro il prossimo decennio. Lo sostiene l'Epia ( Associazione europea dell'industria fotovoltaica - European photovoltaic industry association), che ha appena realizzato uno studio (vedi allegato) sui cinque principali mercati europei del fotovoltaico: Germania, Italia, Francia, Spagna e Gran Bretagna. Secondo la ricerca, intitolata “ Solar photovoltaics competing in the energy sector - On the road to competitiveness”, i prezzi del fotovoltaico potrebbero calare addirittura del 50% entro il 2020, se le politiche internazionali saranno adeguate. In questo modo, l'energia solare potrebbe “stare sul mercato” anche senza bisogno di incentivi.
In realtà, sottolinea l'associazione, il settore fotovoltaico ha già fatto passi da gigante negli ultimi anni, con una rapida riduzione dei costi di installazione legata alla fulminea ascesa del numero degli impianti in funzione. «Già oggi, l’elettricità solare è più conveniente di quanto molti pensino – ha commentato a questo proposito il presidente dell'Epia, Ingmar Wilhelm - Nei prossimi anni sarà ancora più conveniente grazie alla tecnologia in costante miglioramento e alle economie di scala». L'altro fattore da considerare è il prevedibile aumento del prezzo dell’elettricità da fonti fossili, che contribuirà a rendere il solare ancora più concorrenziale nel mix energetico.
Nel dettaglio, l'Epia stima che il costo di produzione dell'elettricità fotovoltaica in Europa potrebbe passare dai 0,16-0,35 euro per kWh di media del 2010 agli 0,08-0,18 del 2020, a seconda delle condizioni normative e dell'andamento del mercato. In Italia, con le politiche adatte, potrebbe andare ancora meglio, dal momento che la grid parity, ovvero l'equivalenza di prezzo tra l'elergia solare e quella da fonti convenzionali, potrebbe essere raggiunta nel giro di due o tre anni. Perché questo accada, sottolinea l'Associazione europea, è però necessario che in questa fase l’industria fotovoltaica non perda il sostegno governativo. È infatti grazie agli incentivi statali che il settore ha potuto raggiungere l'attuale livello di sviluppo e questa fonte energetica ha visto calare rapidamente i costi di installazione. Ma ci vorranno solo pochi anni perché, grazie anche allo sviluppo della tecnologia, il comparto sia in grado di fare a meno del sostegno finanziario dedicato.