Un grande parco fotovoltaico sulla fattoria confiscata al boss Sandokan
Pronto a partire il progetto di riconversione delle terre sequestrate a Francesco Schiavone. Grazie al consorzio Agrorinasce, l'ex tenuta agricola sarà trasformata in un centro di educazione e documentazione ambientale. E sui tetti sarà installato un impianto solare da 3 megawatt
06 September, 2011
Le terre confiscate al camorrista Francesco Schiavone, detto Sandokan, ospiteranno prwsto un grande parco fotovoltaico. La fattoria, che sorge in località Ferrandelle in provincia di Caserta (tra Casal di Principe, Santa Maria La Fossa e Grazzanise) è stata affidata al consorzio Agrorinasce, che installerà sui tetti degli edifici un impianto da 3 megawatt per la produzione di energia solare. Il progetto di recupero dei terreni confiscati prevede un investimento di 16 milioni di euro, la cifra più grande mai spesa in Italia per un intervento realizzato su un bene confiscato alle mafie.
L'autorizzazione per la costruzione dell'impianto è giunta ad agosto, insieme a un primo finanziamento concesso dal ministero dell'Interno. La prima fase della trasformazione prevede la riconversione dell'ex tenuta agricola in un centro di documentazione ed educazione ambientale. Successivamente partiranno i lavori per la realizzazione del parco fotovoltaico, che sarà seguita dalla messa a dimora di circa 9mila alberi di eucalipto che andranno a costituire un'area verde all'interno della proprietà. Il bosco di eucalipti, in particolare, sarà realizzato grazie ad un finanziamento della Regione Campania.
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