Fotovoltaico, oltre 56mila gli impianti incentivati con il Salva Alcoa
Il Gestore dei servizi energetici ha reso noti i dati relativi agli effetti del cosiddetto decreto Salva Alcoa, che estendeva le tariffe del Secondo conto energia anche agli impianti ultimati nel 2010 ma allacciati entro il 30 giugno 2011. In Veneto il maggior numero di installazioni, mentre la Puglia detiene il primato della potenza elettrica
07 September, 2011
Sono oltre 56.000 gli impianti fotovoltaici che godono degli incentivi del Conto energia grazie al cosiddetto decreto “Salva Alcoa”. Lo ha reso noto il Gse (Gestore dei servizi energetici), precisando che gli impianti in questione sono 56.166, per una potenza installata totale di 3.724.044 megawatt (vedi tabella allegata). I dati diffusi dal Gestore, dunque, confermano ancora una volta che il decreto Salva Alcoa ha rappresentato uno dei principali “motori” del boom del fotovoltaico italiano alla fine del 2010. Oltre alle cifre assolute, il Gse ha fornito anche informazioni dettagliate sulla distribuzione degli impianti in questione regione per regione. Al primo posto compare il Veneto, con 8.621 installazioni in regime Salva Alcoa, seguito da Lombardia (7.810 impianti), Emilia-Romagna (5.829), Piemonte (4.384) e Puglia (4.122). Proprio la Puglia, invece, risulta prima per potenza installata, con 736.149 megawatt. Seguono la Lombardia (405.434 mw), il Piemonte (378.335 mw), il Veneto (378.123 mw) e l'Emilia Romagna (329.531 mw).
La legge 129/2010, entrata in vigore nell'estate dello scorso anno, fu infatti varata per estendere in extremis gli incentivi del Secondo conto energia (più generosi di quelli del Terzo, entrato in vigore nel 2011) anche agli impianti allacciati alla rete entro il 30 giugno del 2011, purché la comunicazione di fine lavori venisse inviata al Gse entro il 31 dicembre 2010. La “corsa agli incentivi” negli ultimi mesi sello scorso anno è stata di conseguenza inevitabile, e non del tutto immune da fenomeni speculativi e truffaldini. Proprio il clamoroso successo del Salva Alcoa, e l'inevitabile impennata della spesa pubblica per gli incentivi al fotovoltaico, inoltre, è stato una delle cause dei successivi tagli delle tariffe incentivanti.