Grecia, l'energia solare per uscire dalla crisi
Presentato dal governo di Atene il programma Helios, che prevede l'aumento esponenziale della potenza fotovoltaica installata da qui al 2020. Grazie a condizioni particolarmente favorevoli, la Grecia spera di attirare ingenti investimenti dall'estero, a cominciare dalla Germania, che acquisterà parte dell'energia solare prodotta
07 September, 2011
Che il fotovoltaico sia uno dei pochi settori relativamente immune alla crisi, non è certo una sorpresa. Sarà per questo che la Grecia ha appena varato un piano di sviluppo che mette proprio l'energia solare al centro della strategia per uscire dalla crisi. Il programma Helios, prima di tutto, punta a migliorare l'approvvigionamento energetico del paese mediterraneo, ma anche a garantire un surplus di energia disponibile per le esportazioni. «La Grecia – ha dichiarato il ministro dell’Energia George Papaconstantinou presentando il piano - gode di 300 giorni di sole l’anno, un irraggiamento che è quasi il 50% in più rispetto a quello tedesco, leader mondiale nel settore fotovoltaico». L'obiettivo, in particolare, è quello di portare la capacità fotovoltaica installata in Grecia dagli attuali 206 megawatt a 2,2 gigawatt nel 2020 e a 10 gigawatt nel 2050. Il governo di Atene spera, per portare al successo il programma Helios, di attirare importanti investimenti dall'estero, a cominciare dalla Germania (non a caso il piano è stato presentato nel corso di una conferenza stampa ad Amburgo). Nel dettaglio, la Grecia conta di recuperare almeno 20 miliardi di euro di capitali esteri entro il prossimo decennio, e per farlo ha già annunciato particolari agevolazioni finalizzate proprio a “tentare” gli investitori stranieri.
Tanto per cominciare, il progetto Helios concederà agli imprenditori del fotovoltaico aree demaniali come cave abbandonate o vecchie basi militari per la realizzazione delle centrali. Col governo di Angela Merkel, poi, sono già in corso di definizione ulteriori accordi bilaterali, che dovrebbero portare proprio in Germania parte dell'energia solare prodotta in Grecia, a parziale compensazione della prevista chiusura delle centrali nucleari tedesche. Duplice, quindi, il vantaggio per Berlino: da una parte l'apertura di un nuovo appetibile mercato per gli imprenditori tedeschi, e dall'altra la possibilità di migliorare l'approvvigionamento di energia rinnovabile. Gli investimenti attesi nell'ambito del programma Helios, come auspica il governo ateniese, potranno contribuire in maniera significativa al risanamento dei conti pubblici ellenici, con ripercussioni positive sull'economia dell'intera Zona euro. «Helios rappresenta un’opportunità unica di utilizzare le abbondanti risorse verdi dell’Europa del sud ed esportare energia pulita al nord del continente – ha concluso Papaconstantinou - Vi sono chiari vantaggi tecnologici, economici e politici per l’intera Europa».