CNI, motori elettrici: "Nuovi indici europei di efficienza energetica consentiranno forte risparmio"
Seconda giornata di lavori al Congresso Nazionale degli Ingegneri. Argomento principale è stato il risparmio energetico e l’attuazione della direttiva Europea ErP, relativa alla progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia. Secondo uno studio dell’Unione Europea le pompe di circolazione hanno consumato energia equivalente al fabbisogno energetico dell’Austria. L’introduzione di nuovi indici di efficienza energetica consentirà un forte risparmio
08 September, 2011
“Il calendario del risparmio energetico si infoltisce di nuove scadenze. I vecchi prodotti sono estromessi dal mercato. Così come è successo con le lampadine a incandescenza, ora tocca alle pompe di circolazione" (cioè quei motori elettrici che consentono sistemi di riscaldamento o di raffreddamento, oppure motori che consentono la movimentazione di liquidi o gas, ndr).
Così Franco De Vecchi, responsabile tecnico WILO, ha presentato la nuova direttiva Europea 2009/125 in vigore dal 1 giugno 2011, relativa all’istituzione di norme per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia (ErP).
Secondo lo studio preparatorio dell’Unione Europea, attraverso il miglioramento dei sistemi di progettazione delle pompe di circolazione si possono facilmente raggiungere livelli di risparmio molto elevati. Così come ha spiegato De Vecchi: “Le pompe di circolazione, generalmente il cuore pulsante di tutti gli impianti di produzione e di movimentazione, hanno consumato circa 50 TWh di energia nel 2005 – un consumo equivalente al fabbisogno energetico dell’Austria e che causa emissioni superiori a 23 milioni di tonnellate di CO2”.
“Nel mercato comunitario ha continuato De vecchi - sono immessi ogni anno circa 14 milioni di circolatori e il loro consumo energetico in fase di utilizzo rappresenta l’aspetto ambientale più significativo di tutte le fasi del ciclo di vita. In assenza di misure specifiche, si prevede che il consumo energetico aumenterà fino a raggiungere 55 TWh nel 2020”.
La nuova direttiva europea, estensiva della precedente n. 2005/32, focalizzata solamente sull’ecocompatibilità di quei prodotti che consumano energia insieme ai nuovi regolamenti europei, il n. 640 (specifiche per la progettazione ecocompatibile dei motori elettrici) e il n. 641 (specifiche per la progettazione ecocompatibile dei circolatori) mira a migliorare fortemente il consumo di elettricità nella fase di utilizzo delle macchine. Infatti saranno introdotti nuovi indici di efficienza energetica (IEE) già dal 1 gennaio 2013 e saranno sempre più stringenti fino al primo agosto 2015.
Queste restrizioni toglieranno dal mercato motori non compatibili con le nuove direttive così come sta accadendo con le lampadine a incandescenza.
De Vecchi ha concluso riportando uno studio dell’Enea (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) sui motori elettrici che azionano le pompe, secondo il quale “il costo che incide maggiormente non è né quello di acquisto (l’1,3%) nè quello di manutenzione (0,3%), ma è il costo di energia per farlo funzionare (pari al 98,4%)”.