Prestigiacomo: «L'Italia investa seriamente sulle rinnovabili»
Nel corso di un'intervista, il ministro dell'Ambiente ha sottolineato l'importanza delle fonti rinnovabili per il futuro energetico dell'Italia, soprattutto alla luce dei risultati del referendum contro il nucleare. Secondo Prestigiacomo, i recenti provvedimenti del governo puntano proprio allo sviluppo dell'energia verde
16 September, 2011
«E' necessario investire seriamente sulle fonti rinnovabili, rendendole competitive con le fonti tradizionali grazie alle nuove tecnologie, affinché tra dieci o quindici anni l'Italia possa contare su una quota considerevole di rinnovabili». Lo ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in un'intervista rilasciata al magazine di normazione e certificazione Certinews. Secondo il ministro, gli ultimi provvedimenti varati dal Governo in materia di energia puntano proprio a raggiungere questo obiettivo, anche in virtù dell'esito del referendum anti-nucleare. Consultazione sulla quale, secondo Prestigiacomo, «l'esito era scontato, visto l'effetto sull'opinione pubblica della tragedia di Fukushima».
A questo punto, in ogni caso, secondo la responsabile del dicastero dell'Ambiente occorre investire in maniera sempre più decisa sulle fonti a basso tenore di carbonio. Quanto alle politiche energetiche generali, Prestigiacomo ha precisato che «l'Italia deve costruirsi un modello basato sull'efficienza e sul risparmio, sull'ambientalizzazione delle centrali a combustibili fossili e, soprattutto, sulle rinnovabili». Un target che secondo il ministro sarà raggiunto più facilmente grazie agli ultimi provvedimenti in materia di rinnovabili (decreto Romani e Quarto conto energia), in realtà contestati aspramente dalla maggior parte delle aziende di settore. «Assicurando certezze per gli investimenti nel breve e nel lungo periodo – ha concluso – (il provvedimento) alimenterà la spinta virtuosa verso nuove tecnologie energetiche amiche dell'ambiente e aiuterà in maniera decisiva l'Italia a raggiungere i target di riduzione di Co2 fissati a livello internazionale».