19 gradi di calore
Nell’ottobre scorso la Giunta comunale di Torino ha approvato l’abbassamento del riscaldamento negli uffici pubblici da 20 a 19 gradi. La misura, per il momento sperimentale, garantisce un consistente risparmio ambientale ed economico. Ne parliamo con l’assessore all’Ambiente Domenico Mangone
27 January, 2009
A tre mesi dall’approvazione della delibera relativa all’abbassamento di temperatura negli uffici comunali torinesi l’assessore Domenico Mangone dichiara che la sperimentazione sta dando esiti positivi ma che solo con un intervento serio dal punto di vista edilizio si potranno avere risultati più evidenti.
Quali sono, ad oggi, i primi risultati riscontrati a seguito dell’iniziativa un grado in meno?
La sperimentazione è stata avviata all’inizio della stagione invernale, dal 14-15 di ottobre. Ci sono alcuni dati parziali che ci confortano, nel senso che il risparmio è stato notevole. E’ un’iniziativa che non riguarda tutti gli edifici pubblici della città di Torino che, comprese le scuole, sono 800. Gli edifici considerati in questo piano sono all’incirca 160.
E’ possibile che in un futuro possano essere coinvolte in questo progetto anche altre strutture?
Dobbiamo verificarlo. Le altre strutture sono scuole, che quindi ospitano bambini, ed edifici che ospitano persone anziane e quindi il problema è diverso. In questo caso dobbiamo seguire una politica incentrata più al risparmio che alla diminuzione. L’iniziativa del grado in meno l’abbiamo promossa proprio nel tentativo di capire quali possano essere le criticità: ovvero dove c’è lo spreco. In passato cosa succedeva? Quando un dipendente si lamentava di avere freddo si aumentava la temperatura arrivando ad un paradosso: alcuni morivano di caldo ed altri stavano bene. Adesso abbiamo invertito il ragionamento e abbiamo deciso di verificare quali sono gli uffici in cui fa freddo e lì interverremo con maggiore efficienza.
Qual’è stata la risposta dei dipendenti comunali a questa politica volta al risparmio energetico?
Ci sono state ovviamente tante lamentele, secondo me legate maggiormente a un aspetto psicologico piuttosto che reale. Anche gli anni passati abbiamo ricevuto numerose telefonate di persone che si lamentavano per il freddo. Effettivamente, su 800 edifici, ci sono luoghi dov’è difficile raggiungere le temperature giuste. E’ la struttura degli edifici stessi che non lo consente. Sono edifici risalenti soprattutto agli anni ’70 e andrebbero fatte una serie di manutenzioni. Proprio un’ora fa’ in riunione abbiamo discusso su come avviare progetti di riqualificazione edilizia in modo da ridurre al minimo gli sprechi energetici là dove è necessario.
Testo della delibera del 14.10.08
2 commenti
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29.01.2009 13:01
L'abbassamento della temperatura di un grado è un primo passo,oltretutto a costo zero (escludendo le lamentele).Ma un intervento serio dovrebbe riguardare il miglioramento dell'isolamento termico degli edifici.Il costo dell'intervento si ripaga in pochi anni,perchè da quel momento in poi si avrà un risparmio sui costi di riscaldamento,per tutta la vita dell'edificio.
Questa operazione consentirebbe di ridurre la bolletta petrolifera,di ridurre l'immissione di CO2 in atmosfera e di dare lavoro a livello locale.
gabriele
29.01.2009 13:01
19 gradi di temperatura NON di calore.Un minimo di precisione,please!