Il Consiglio della Regione Lombardia dice no allo smaltimento dei rifiuti napoletani.
Con 30 voti contrari e 27 a favore, l'aula ha infatti bocciato una mozione presentata dall'opposizione che, se attuata, avrebbe impegnato la Giunta a verificare la disponibilità di Comuni e aziende di rifiuti lombardi a ricevere e smaltire l'immondizia pretrattata proveniente da Napoli.
La Lombardia, dunque, non si allinea alle sette regioni che hanno garantito un aiuto nei confronti dell'emergenza del capoluogo campano.

Nella delibera, più specificatamente, si chiedeva di "predisporre e attuare in tempi brevi i necessari strumenti affinché la Regione Lombardia possa fornire un concreto contributo alla situazione di emergenza rifiuti nella citta' di Napoli, sentendo i Comuni e le aziende rifiuti della Lombardia, al fine di verificare se possano presentarsi disponibilita' concrete a ricevere e smaltire" quelli campani.

Secondo l'opposizione la Lombardia non avrebbe dovuto tirarsi indietro anche perché, come sottolineato nella mozione, "non è in alcun modo estranea all'emergenza rifiuti della Campania con un afflusso abusivo di rifiuti industriali tossici anche dalla nostra Regione".

L'assessore regionale al territorio, Daniele Belotti (Lega Nord), ha evidenziato, durante il Consiglio, che "solidarieta' non significa essere presi in giro e neppure assistenzialismo. La solidarieta' - ha sottolineato l'assessore - va meritata e con l'assistenzialismo non si responsabilizzano i cittadini e gli amministratori locali". La consigliere regionale della Lega Nord, Luciana Ruffinelli, ha aggiunto: "Siamo convinti che la Lombardia abbia già dimostrato tanta disponibilità nel sopperire negli anni passati alle mancanze degli amministratori locali napoletani. Per queste ragioni la Lega Nord ha espresso un voto nettamente contrario ad mozione che chiede, per l'ennesima volta, alla Lombardia di farsi carico degli sbagli e della spazzatura altrui”.

La mozione era stata presentata nel luglio scorso da undici consiglieri di quattro partiti diversi (Partito Democratico, Udc, Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori), ed era stata calendarizzata per il giorno di ripresa dei lavori del Consiglio dopo la pausa estiva.