Confindustria e R.Ete Imprese: il Governo mantenga la detrazione del 55%
Le due associazioni del mondo imprenditoriale italiano sono state audite dalla Commissione Attività produttive della Camera. Entrambe chiedono al governo di prorogare l'agevolazione fiscale, che ha generato benefici non solo dal punto di vista della riduzione dei consumi e delle emissioni, ma anche sul piano economico e occupazionale
23 September, 2011
Anche le associazioni degli imprenditori e degli artigiano chiedono al Governo di prorogare la detrazione Irpef del 55% per gli interventi di ristrutturazione energetica. Confindustria e R.Ete Imprese Italia sono state ascoltate dalla Commissione Attività produttive della Camera a proposito del futuro dell'agevolazione fiscale del 55%, che il Governo sembrerebbe intenzionato a prorogare per i prossimi 3 anni. Durante l'audizione, Confindustria ha giudicato “insufficiente” l'attenzione che il Governo ha riservato finora al tema dell'efficienza energetica, nonostante i continui inviti dell'Unione Europea. Secondo l'Ue, infatti, nel nostro Paese la crescita del settore potrebbe determinare entro il 2020 la creazione di 1,6 milioni di posti di lavoro, oltre a un aumento del Pil dello 0,4% all’anno. Per questo l'associazione degli industriali chiede all'esecutivo di mantenere in vigore la detrazione del 55%, e di riservare al settore dell'edilizia efficiente le stesse premure che, secondo gli industriali, sono state finora garantite alle fonti energetiche rinnovabili.
Mantenere le agevolazioni fiscali, però, per Confindustria non sarebbe comunque sufficiente. Secondo l'associazione guidata da Emma Marcegaglia, infatti, servono all'Italia anche investimenti significativi nel settore delle nuove tecnologie e delle infrastrutture. Per favorire la ripresa economica, infine, Confindustria ha raccomandato alla Commissione di evitare rialzi nei prezzi di gas ed elettricità, magari finanziando gli incentivi con la fiscalità generale europea piuttosto che con risorse interne. Anche R.ETE Imprese Italia, gruppo che comprende Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, ha chiesto al governo di mantenere in vigore la detrazione del 55% nei prossimi anni. Il bonus fiscale, ha sottolineato l'associazione, ha infatti generato, da quando è stata introdotta, 8 miliardi di investimenti, quasi 60mila interventi realizzati da circa 50mila imprese e 120mila nuovi posti di lavoro.