Smog milanese: cinque giorni oltre soglia
Settembre anomalo, polveri in aumento. Da 5 giorni nel capoluogo lombardo le micropolveri superano la soglia. Dopo 12 giorni consecutivi di superamento del valore limite, scattano i provvedimenti previsti dall’ordinanza della precedente giunta
29 September, 2011
Polveri sottili sopra i 50 microgrammi a Milano. Da 5 giorni le concentrazioni di Pm10 hanno superato il livello di guardia in tutte le centraline Arpa Milanesi. Ora se lo smog continuerà a rimanere alto per 12 giorni consecutivi, scatteranno i provvedimenti d’emergenza previsti dall’ordinanza dell’ex-sindaco Moratti: divieto di circolazione da lunedì a domenica dei veicoli a benzina Euro 0, a diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 senza filtro antiparticolato, ciclomotori, motocicli, e quadricicli a due tempi euro 1, e euro 0 e euro 1 a gasolio.
“Stiamo vivendo un fine settembre anomalo – spiega l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde, Pierfrancesco Maran – con condizioni meteo sfavorevoli alla dispersione delle concentrazioni di polveri sottili. Questo ha determinato il superamento già da cinque giorni del valore limite di Pm10 come rilevato dalle tre centraline Arpa. Principale responsabile di questa situazione, oltre al meteo, è certamente il traffico. Invito i milanesi a limitare il più possibile gli spostamenti con l’auto e di usare il mezzo pubblico. Le previsioni meteo, che danno bel
tempo e alta pressione anche per i prossimi giorni non sono positive per il Pm10”.
Se si dovessero raggiungere i dodici giorni consecutivi di sforamento il Comune applicherà i provvedimenti d’emergenza previsti dall’ordinanza del precedente Sindaco, Letizia Moratti, che prevede tra gli altri il divieto di circolazione da lunedì a domenica dei veicoli a benzina Euro 0, a diesel
Euro 0, Euro 1, Euro 2 senza filtro antiparticolato, ciclomotori, motocicli e quadricicli a due tempi, Euro 1 ed anche Euro 0 ed Euro 1 a gasolio; il blocco totale del traffico nelle domeniche e nelle giornate festive successive ai dodici giorni di superamento dei livelli; lo spegnimento dei motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea, nonché dei motori dei mezzi per il trasporto merci nella fasi di
carico e scarico.
“Da parte nostra lavoriamo ad un provvedimento che ridurrà da dodici a sette, per la prima fase, e da diciotto a quattordici giorni, per la seconda, i tempi di applicazione delle misure emergenziali”, ha aggiunto Maran.
“I problemi del Pm10 sono però strutturali e molti riguardano il
traffico. Per questo è importante che si attuino rapidamente politiche che portino a una sua consistente riduzione”.
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