Rinnovabili, progetto Interpares: le Province in prima fila per la semplificazione burocratica
Ha preso il via la fase operativa del progetto europeo Interpares, che punta a ridurre gli ostacoli burocratici ancora esistenti nel settore delle fonti rinnovabili. L'Unione delle Province italiane è capofila del progetto, e per prima cosa promuoverà uno studio della situazione in 12 realtà territoriali diverse
30 September, 2011
È partita da Roma la fase operativa finale del Progetto Interpares, cofinanziato dal programma della Commissione europea Energia intelligente in Europa, che mira ad assicurare la massima diffusione dell’energia da fonti rinnovabili, attraverso l’eliminazione degli ostacoli burocratici relativi alle autorizzazioni agli impianti. Il progetto di cui l’Upi (Unione delle Province italiane) è capofila, coinvolge anche gli omologhi partner della Romania, le Contee, e della Grecia, le Prefetture/regioni. Dopo un lungo lavoro di ricognizione e di approfondimento dei principali elementi di natura amministrativa che risultano essere di impedimento ad un più agevole sviluppo delle fonti rinnovabili, 12 Province italiane ( Ancona, Benevento, Bologna, Crotone, Fermo, Genova, Isernia, La Spezia, Matera, Potenza, Livorno, Terni) individueranno gli strumenti più idonei a superare questi ostacoli sul proprio territorio. La discussione sarà prioritariamente incentrata su strumenti facilitatori per gli operatori, come ad esempio kit informativi e di supporto, e su altre linee di attività orientate all’uniformità dei criteri di idoneità delle aree. La sperimentazione, che terminerà nell’estate del 2012, sarà successivamente monitorata e misurata al fine di quantificare l’efficienza e l’efficacia delle misure adottate, per poi trovare diffusione come best practice da trasmettere sul territorio. Il Progetto prevede la medesima attività anche nei territori degli altri due partner, le Contee rumene e le Prefetture greche.
“Le Province – ha commentato il responsabile ambiente dell’Upi, Piero Lacorazza, presidente della Provincia di Potenza – sono riuscite ad affermarsi come istituzioni di riferimento dell’Unione europea per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili. Un impegno che va portato avanti, ma che non può prescindere da una programmazione seria che ponga come priorità il corretto uso del suolo, il rispetto del territorio, la tutela del Paesaggio. Semplificare - sottolinea il responsabile ambiente Upi - non vuol dire aprire la strada alla incontrollata proliferazione di impianti, che deturpano il paesaggio, senza tra l’altro, produrre risultati diretti per i cittadini. Vuol dire piuttosto introdurre migliori criteri di trasparenza, ridurre le pratiche burocratiche, assicurando allo stesso tempo una corretta tutela del territorio e del paesaggio, per aiutare le imprese ad investire nel settore nel pieno rispetto dei Piani di Coordinamento Territoriale che le Province adottano. E’ questa la strada che le Province stanno perseguendo, anche attraverso il Patto dei sindaci, che è lo strumento che l’Europa ha ideato per favorire la collaborazione tra gli enti locali per promuovere politiche di sviluppo delle nuove energie pulite, e che vede oltre 40 Province in tutta Italia impegnate, attraverso la promozione della cooperazione e l’assistenza ai Comuni, per dare qualità ed efficacia alle politiche energetiche. Con questo progetto – conclude Lacorazza - facciamo un passo in avanti, decisivo in un momento di crisi economica come quello che il Paese sta attraversando. Politiche energetiche corrette e fortemente legate ai territori possono infatti dare una spinta alla ripresa, creare nuova occupazione, offrire alla imprese occasioni di sviluppo attraverso piani di investimento fortemente innovativi e garantire vantaggi alle comunità”.