Il Comune di Napoli aderisce al protocollo internazionale Rifiuti Zero
Il Comune di Napoli ha aderito ufficialmente al "Protocollo Rifiuti Zero 2020". Previsto un piano per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti contenente "tutte le azioni che possano essere applicate positivamente in città"
04 October, 2011
Lunedì 3 ottobre nel corso di una conferenza stampa affollata il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il vicesindaco Tommaso Sodano alla presenza di Paul Connett, teorico della strategia Rifiuti Zero, hanno reso noto di aver approvato (giovedì 29 settembre 2011) con specifica delibera l'adesione ufficiale al "Protocollo Rifiuti Zero 2020".
Con la delibera verrà reso operativo un piano per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti contenente, sulla base di esperienze italiane ed europee, "tutte le azioni che possano essere applicate positivamente in città, in particolare: prevedere in ogni esercizio commerciale della grande distribuzione l'installazione di attrezzature per la riduzione volumetrica, l'stituzione di un sistema tariffario basato sull'effettiva quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche e di realizzare, nell'ambito della programmazione degli impianti, un centro comunale per la riparazione e il riuso per beni durevoli e imballaggi". Viene inoltre istituito "l'Osservatorio verso rifiuti zero, il cui presidente sarà proprio Connett, che avrà il compito di monitorare di continuo il percorso verso Rifiuti zero indicando criticita' e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell'evolversi del quadro nazionale e internazionale".
"E' un passaggio "rivoluzionario" - ha dichiarato Rossano Ercolini, co-coordinatore della Zero Waste Italy - che certo non privo di difficoltà ed anche di criticità segna però una svolta rivoluzionaria nella definizione di un nuovo corso democratico, partecipato e consapevole relativamente (e non solo) alla gestione dei rifiuti. Per 10 anni la Rete Italiana Rifiuti Zero (anche quando non aveva assunto questo nome) ha lavorato insieme a GAIA internazionale e a ZWIA affinché la "crisi drammatica di Napoli divenisse una grande opportunità per tutta la società civile campana. Ricordiamo la grande conferenza della Zero Waste International Alliance tenutasi proprio a Napoli nel Febbraio 2009 proprio per dimostrare che Napoli a fronte di una nuova leadership politica avrebbe potuto seguire una "via virtuosa" a dispetto di 15 anni di deliberata assenza di gestione dei rifiuti (operata con i commissariamenti e con gli intrighi Bassolino/Berlusconi che avevano portato alla riduzione del problema a "questione militare" sospendendo le prerogative democratiche delle società civile e delle stesse istituzioni locali)".
"Oggi - ha Rossano Ercolini - per merito di una nuova classe politica coraggiosa e attenta alle istanze della società civile, Napoli, insieme a molti comuni dell'area vesuviana (molti dei quali hanno già aderito al protocollo Rifiuti Zero) i semi coltivati in dieci anni stanno dando risultati straordinari. Certo, questo non vuol dire che di colpo scompariranno i problemi e le difficoltà ma il passo di oggi appare come un patto ed una promessa che non mancherà di proporre risultati operativi anche a breve termine. Un grazie particolare a Paul Connett non a caso voluto dalla nuova amministrazione De Magistris/Sodano a "sigillare" l'avvenimento e a presiedere l'Osservatorio Verso Rifiuti Zero chiamato a monitorare il percorso verso il raggiungimento di Zero Waste. Per quanto ci riguarda abbiamo fornito e forniremo la nostra massima collaborazione consapevoli della esaltante sfida che parte proprio con oggi".