Efficienza energetica: per Confindustria è una delle 5 priorità del Paese
L'associazione degli industriali ha pubblicato un documento contenente i 5 fattori chiave per la ripresa economica dell'Italia. Tra questi c'è anche il risparmio energetico, da perseguire, secondo Confindustria, con la “strutturalizzazione” delle agevolazioni fiscali, maggiore informazione per i cittadini e investimenti nel settore trasporti
04 October, 2011
L'efficienza energetica è una delle 5 priorità per la salvezza dell'Italia. A sostenerlo, stavolta, non sono le “solite” associazioni di categoria, ma niente meno che la Confindustria, che ha inserito il risparmio energetico tra i 5 punti fondamentali da cui partire per ristrutturare l'economia nazionale (gli altri 4, per la cronaca, sono: spesa pubblica e riforma delle pensioni; riforma fiscale; cessioni del patrimonio pubblico; liberalizzazioni e semplificazioni). «L'efficienza energetica è il pilastro portante della green economy italiana – scrive l'associazione degli industriali - È un settore in cui le nostre imprese sono già all'avanguardia e presentano una dimensione importante: il comparto associato all'efficienza energetica conta oggi oltre 400.000 aziende e oltre 3 milioni di occupati (incluso l'indotto)».
Un settore strategico, dunque, che richiede politiche studiate e coerenti. «In tema di efficienza energetica e fonti rinnovabili – prosegue Confindustria - devono essere salvaguardati gli obiettivi di efficienza (minimizzazione costi rispetto agli obiettivi) ed efficacia (policy stabile) anche rispetto agli obiettivi di crescita delle aziende italiane». La ricetta proposta, insomma, è sempre la stessa: garantire stabilità al quadro normativo e al sistema di incentivi, senza però far lievitare la spesa pubblica. «La condizione fondamentale per la crescita è rappresentata dalla presenza di un framework normativo certo e stabile nel medio termine per assicurare la necessaria continuità sia ai soggetti che investono, sia all'industria fornitrice di prodotti ad alta efficienza e ai servizi connessi», rincara il gruppo condotto da Emma Marcegaglia.
Più nel dettaglio, l'associazione ha individuato una serie di provvedimenti puntuali che andrebbero adottati al più presto, e che ha inserito in un documento programmatico intitolato “Progetto delle imprese per l'Italia” (vedi allegato). Queste le proposte di Confindustria in materia di efficienza energetica: prorogare l'attuale livello di incentivazione fiscale strutturalmente fino al 2020; introdurre una normativa orientata a promuovere l'uso di standard tecnologici più efficienti in tutti i nuovi investimenti nel settore residenziale, terziario industriale e dei trasporti; promuovere con campagne informative diffuse comportamenti di consumo energetico responsabile. L'ultima necessità sul fronte energetico, concludono gli industriali, è quella di migliorare in sistema nazionale di infrastrutture, una condizione fondamentale anche per lo sviluppo futuro delle fonti rinnovabili.