Differenziata e gestione rifiuti Ato Bari 5: Decaro interpella Nicastro
Con una Interrogazione regionale il consigliere Decaro ha chiesto chiarimenti in merito alla sottoscrizione del contratto per la gestione dell’impianto di rifiuti solidi urbani tra la Co.ge.am e la Regione Puglia. Tra gli aspetti più rilevanti: le conseguenze economiche che deriverebbero dall’obbligo, da parte dei 21 comuni dell’Ambito territoriale ottimale Bari 5, di conferire una quantità minima di rifiuti indifferenziati pari a 470 tonnellate al giorno
06 October, 2011
Il consigliere regionale del Pd, Antonio Decaro, il 04 ottobre 2011, in sede di Consiglio Regionale ha interrogato l’assessore alla Qualità dell’ambiente Nicastro per conoscere quali iniziative saranno adottate dalla Regione in merito alla gestione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti solidi urbani (che si trova in contrada Martucci, a Conversano).
Una clausola del contratto che sarà firmato tra i gestori e la Regione, secondo Decaro, potrebbe impedire ai cittadini residenti dei 21 Comuni di competenza dell’Ato Bari 5, di conseguire la premialità per la raccolta differenziata. In altre parole, non si potrebbe procedere alla riduzione della ecotassa a vantaggio dei propri cittadini.
“Dal documento che mi è stato sottoposto dai coordinatori dei circoli del Partito Democratico dei Comuni dell’Ato Ba/5 – ha spiegato Decaro – si evince che la bozza di contratto che si sta per sottoscrivere per la gestione dell’impianto, prevede il conferimento di una quantità minima di rifiuti indifferenziati di 470 tonnellate al giorno, pari proprio a quanto già oggi è prodotto dai 21 Comuni del Bacino di riferimento (per i prossimi 15 anni all’impianto di contrada Martucci al costo di 125 euro a tonnellata, più iva ed ecotassa, ndr). Questo vincolo contrattuale sarebbe di fatto ostativo all’aumento della raccolta differenziata, poiché tale aumento significherebbe necessariamente una riduzione della quantità di rifiuto indifferenziato conferita nell’impianto”.
“In questa maniera – ha aggiunto Decaro – sembrerebbe che i Comuni, e quindi i cittadini, non potrebbero usufruire dei vantaggi previsti dalle stesse norme regionali attualmente in vigore (legge regionale n.25/07), che prevedono una premialità per quegli Ato e Comuni che realizzino percentuali di raccolta differenziata prossime a quella indicata nel Piano regionale dei rifiuti. Il controsenso appare ancora più evidente - rileva Decaro – se si considera che il disegno di legge n.30 del 13 settembre 2011 (leggi l'articolo di Eco dalle Città del 15 settembre 2011), che modifica e integra la predetta legge regionale n.25/07, incentiva ulteriormente la raccolta differenziata mediante un sistema progressivo di premialità che è vincolato al raggiungimento di determinati obiettivi che, se non rispettati, porterebbero ad un aumento dell’ecotassa al valore massimo di circa 25 euro a tonnellata per il conferimento in discarica”.
Per Decaro, “da questa situazione sembrerebbe derivare l’impossibilità per i Comuni dell’Ato Ba/5 di conseguire la premialità per la raccolta differenziata, con la conseguente riduzione della ecotassa a vantaggio dei cittadini dei Comuni interessati, ovvero il raggiungimento degli obiettivi di aumento di raccolta differenziata determinerebbe, con conseguenze negative per gli stessi cittadini, un aumento della tariffa connesso alla riduzione, rispetto a quanto contrattualmente previsto, della quantità di rifiuto indifferenziato conferito all’impianto”.
“Per questo – ha concluso il consigliere Pd – confidiamo nella disponibilità dell’assessore Nicastro il quale, siamo certi, saprà rispondere ai nostri interrogativi e risolvere eventuali incongruenze”.