Risparmio energetico, cresce la sensibilità degli italiani
Un'indagine statistica realizzata da Coesis research su un campione di 1.000 persone rivela che l'83% degli italiani adotta accorgimenti per ridurre i consumi di energia. Gli over 50 sono i più attenti, ma tutti si dichiarano pronti a migliorare. Forse più per effetto della crisi che per una reale sensibilità ecologica
13 October, 2011
Che sia per della crisi o per una reale coscienza ambientalista non è chiaro. Quel che è certo è che gli italiani sembrano sempre più attenti ai propri consumi energetici e di carburante, che cercano di tenere in tutti i modi sotto controllo. Lo rivela un'indagine effettuata da Coesis Research su un campione di 1.000 persone, secondo la quale oltre l’83% degli intervistati ha adottato in casa propria degli accorgimenti per risparmiare energia. Le azioni intraprese sono quella “classiche”: si va dal tenere la luce spenta (opzione indicata dal 31% del campione), alla scelta delle fasce orarie più economiche per l'uso degli elettrodomestici (23%). Molto popolari, però, anche soluzioni per ridurre il consumo di benzina: il 48% degli intervistati, infatti, dichiara di lasciare più spesso a casa l'auto o il motorino motorino, mentre il 33% sceglie più di frequente i mezzi pubblici.
I più attenti, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, sono i meno giovani: nella fascia di popolazione con più di 54 anni, infatti, bel l'88% delle persone sta attenta a evitare gli sprechi. La situazione generale, in ogni caso, sembra essere migliorata rispetto a un'analisi simile condotta nel 2007 quando solo il 70% degli italiani si mostrava attento al risparmio energetico. Per quanto riguarda infine i propositi per il futuro, l'indagine di Coesis rivela che il 70% del campione è disposto, da ora in poi, a prestare maggiore impegno nella riduzione degli sprechi. E poco importa che sia per abbattere le emissioni di gas serra o per riuscire ad arrivare a fine mese.