Efficienza in edilizia, l'Italia corre ai ripari: presto un decreto sulla certificazione
Il sottosegretario allo Sviluppo Stefano Saglia annuncia l'imminente approvazione di due decreti in materia di efficienza e rinnovabili. Il primo porrà rimedio ad alcune delle inadempienze rimproverate al nostro Paese dalla Commissione europea, mentre l'altro introdurrà il meccanismo delle aste al ribasso per gli impianti rinnovabili
13 October, 2011
Due nuovi decreti in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica saranno presto varati dal Governo. Lo ha annunciato il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, precisando che le principali novità riguarderanno il meccanismo delle aste al ribasso e la certificazione energetica degli edifici. Il primo provvedimento, attuativo del decreto legislativo 20/2011 (il “decreto Romani”), dovrebbe prevedere il ricorso generalizzato al meccanismo delle aste al ribasso per i permessi di realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili con potenza superiore a 5 Megawatt. Un sistema che Aper (Associazione produttori di energia da fonti rinnovabili) ha definito «rischioso» appena qualche giorno fa, ma che secondo Saglia potrebbe avere degli effetti positivi sul raggiungimento della grid parity, ovvero l'uguaglianza di costi tra l'energia convenzionale e quella “verde”.
L'altra novità, che dovrebbe essere davvero imminente, riguarda l'obbligo di presentare la certificazione energetica per tutti gli immobili oggetto di compravendita o di affitto. Il decreto in materia, annuncia il sottosegretario, «attende solo il secondo passaggio in Consiglio dei ministri» e suona come una risposta ai recenti rimproveri dell'Unione europea, che proprio per le inadempienze in materia di edilizia eco-efficiente ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia. Per quanto riguarda in particolare la certificazione energetica, Bruxelles ha ripreso l'Italia per l'assenza di obblighi a carico dei proprietari in caso di affitto di edifici già esistenti. L'imminente decreto dovrebbe risolvere definitivamente la questione, rendendo tra l'altro necessaria (a partire dal 2012) la presenza dell'indice di prestazione energetica degli edifici anche negli annunci commerciali di compravendita. Per conoscere il destino dei due provvedimenti, in ogni caso, si dovrà attendere che siano chiarite le sorti dello stesso Governo, su cui le camere sono chiamate a votare la fiducia proprio in queste ore.