"Gli abitanti di Riano e Corcolle ci aiutino l'emergenza non supererà i trentasei mesi"
Il prefetto Giuseppe Pecoraro e il dopo Malagrotta: "Mi sono assunto la responsabilità, altri hanno dimostrato una sensibilità diversa". E ancora: "Lo stop dei Beni culturali? Dalla Regione mi dicono che sono problemi risolvibili tra uffici competenti" - da Repubblica.it del 12.10.2011
13 October, 2011
di Mauro Favale
Ognuno si assuma le sue responsabilità. Io l'ho fatto, ora, se gli altri non hanno la stessa sensibilità...". Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, lascia in sospeso la frase. Da commissario straordinario all'emergenza rifiuti di Roma e provincia si trova a gestire la chiusura di Malagrotta e l'apertura di due nuove discariche temporanee a Riano e Corcolle. Che la partita non sarà semplice si è capito nei giorni scorsi: polemiche a non finire, opposizione critica e cittadini sul piede di guerra.
Come andrà a finire?
"Mi auguro che i due siti che abbiamo scelto vengano realizzati in tempi brevi. La prossima settimana firmerò le ordinanze. Poi partiranno i lavori".
Le discariche saranno pronte allora per marzo? Malagrotta andrà prorogata per due mesi?
"Prima, spero prima. L'auspicio è quello di non prorogare Malagrotta. Ma tutto questo, se non ci sono ostacoli".
Tra proteste e ricorsi al Tar annunciati, però, gli ostacoli non mancheranno.
"Qui bisogna capire che Malagrotta deve chiudere e la capitale non può andare in emergenza".
C'è il rischio di replicare l'esperienza napoletana?
"Non voglio parlare della mia città. Ricordiamoci solo che Roma rappresenta l'immagine dell'Italia".
A Riano e Corcolle, gli abitanti sono preoccupati.
"Io penso di aver agito in modo trasparente. Ho chiesto
al sindaco di Riano di partecipare alla gestione e al controllo della nuova discarica. Ognuno deve contribuire allo sviluppo del territorio".
La gente non si fida delle vostre rassicurazioni sulla temporaneità dei siti scelti.
"Io ho interesse che l'emergenza non superi i 36 mesi. Mi muovo su questa durata: a noi occorrono discariche che possano accogliere complessivamente 4 milioni di tonnellate di rifiuti, 4000 al giorno per 3 anni".
Lei si sente quindi di assicurare agli abitanti di Riano e Corcolle che fra 3 anni nemmeno un rifiuto verrà più gettato in quelle discariche?
"Io mi sento di chiedere loro di aiutarci affinché venga superata l'emergenza. Altrimenti si potrà solo aggravare".
I 36 mesi sono legati alla realizzazione dell'impianto definitivo a Pizzo del Prete. Ma ieri dal ministro Galan è arrivata una doccia gelata sul piano della Regione.
"Dalla Regione mi dicono che sono problemi risolvibili con un confronto tra gli uffici competenti".
Nelle nuove discariche non potrà essere riversato il cosiddetto rifiuto tal quale. Sarà quindi necessario far lavorare gli impianti di trattamento meccanico a pieno regime.
"Sia Ama sia Colari, i proprietari degli impianti di Tmb, mi hanno rassicurato su questo. Vorrei evitare di assumerne la gestione diretta con una nuova ordinanza".
Lei ha scelto Riano e Corcolle sulla base di uno studio regionale che le offriva 7 opzioni. Senza quel documento avrebbe scelto altro?
"Avevo una base di partenza ma ho anche chiesto ai tecnici di Regione, Provincia e Comune possibili altri siti. Nessuno mi ha offerto alternative".