7 famiglie su 10 differenziano ma confondono la plastica
Ricerca SWG per Moige e Corepla. Il 71% dei genitori dichiara di fare la raccolta differenziata in famiglia. I risultati evidenziano però che 7 famiglie su 10 (70%) raccolgono indistintamente tutti gli oggetti in plastica, mentre appena un quarto solo gli imballaggi
17 October, 2011
È stato presentato il 13 ottobre 2011 il progetto "Non rifiutiamoci" promosso da Moige – movimento genitori e Corepla - Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio, Il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia e del Ministero dell’Ambiente, per sensibilizzare le famiglie italiane sul tema della raccolta differenziata e del riciclo della plastica.
Dati
L’attenzione verso le tematiche ambientali è sicuramente in costante crescita, tuttavia i dati dimostrano che le famiglie non sono ancora abbastanza informate e sensibili sulla raccolta differenziata e il riciclo della plastica: è quanto emerge da una ricerca recentemente condotta da SWG per Moige e Corepla. Sebbene il 71% dei genitori dichiari di fare la raccolta differenziata in famiglia, 1 genitore su 3 (29%) dichiara di farla solo qualche volta o di non farla affatto. Per il 33% degli intervistati, infatti, la raccolta differenziata risulta essere una faticosa necessità o un inutile spreco, mentre il 67% la considera una cosa comunque positiva. Carta, plastica e vetro sono i materiali per i quali la raccolta differenziata è maggiormente effettuata (oltre l’80%).
In realtà, per ciò che concerne la plastica i genitori appaiono spesso un po’ confusi. La plastica rappresenta un materiale prezioso, una risorsa di cui non si può fare a meno, che va comunque gestita con attenzione per circa la metà degli italiani (47%). I risultati evidenziano però che 7 famiglie su 10 (70%) raccolgono indistintamente tutti gli oggetti in plastica, mentre appena un quarto solo gli imballaggi, come invece dovrebbe essere. Emerge inoltre forte la richiesta di indicazioni più chiare soprattutto sulla destinazione degli imballaggi raccolti (63%): 3 italiani su 4, infatti, dichiarano di avere un’idea molto vaga (45%) o di non averla assolutamente (28%). La possibilità di produrre calore ed energia attraverso il recupero energetico degli imballaggi di plastica è un’informazione nota a 1 genitore su 2 (54%) e che registra percentuali leggermente superiori alla media tra gli uomini e tra quanti risiedono nelle regioni del Nord (55% nel Nord Ovest, 57% nel Nord Est; 51% nelle Isole), mentre il 41% del campione ritiene di non avere sufficienti informazioni per esprimere un’opinione circa l’utilizzo dei rifiuti di imballaggi in plastica per recupero energetico, ovvero se debba considerarsi un’opportunità o un rischio.
Nonostante i genitori interpellati attribuiscano una certa importanza all’educazione ambientale da dare ai figli (4 è il valore medio su una scala da 0 a 5), gli atteggiamenti emersi nel corso dell’indagine segnalano alcune criticità che probabilmente trovano riscontro nei comportamenti dei figli. Nel fare la spesa solo 1 genitore su 5 (20%) presta una seria e costante attenzione al tipo di imballaggio e alla sua riciclabilità, la maggioranza lo fa saltuariamente (59%) o non lo fa affatto (21%). Solo 1 genitore su 5 dichiara, inoltre, di fornire spesso spiegazioni ai figli sulla natura e il riutilizzo degli imballaggi mentre fanno la spesa e solo in 1 famiglia su 4 (27%) si parla spesso di raccolta differenziata e riciclaggio.
Sul tema “raccolta differenziata” e “riciclo” le donne sembrano più preparate degli uomini, e sono loro che in casa si occupano maggiormente di raccolta differenziata. In realtà, osservando i dati disaggregati per genere, ogni segmento attribuisce a se stesso la maggior competenza ed efficienza; i figli comunque a giudizio dei loro stessi genitori ne sanno piuttosto poco e ancor meno se ne occupano.
Da segnalare, infine, le diversità territoriali sulla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica: l’Italia risulta praticamente spaccata in due, con il Nord che primeggia sul Meridione. Ai primi 5 posti per raccolta pro-capite/anno, nel 2010 spiccava ,troviamo infatti, la Valle d’Aosta, la più virtuosa in assoluto, seguita da Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige e Lombardia. Maglia nera alla Calabria, preceduta da Sicilia, Basilicata e Molise. Fanno eccezione la Sardegna che su 20 regioni si posiziona all’8° posto e la Liguria, unica regione del Nord che con il suo 16° posto resta largamente al di sotto della media nazionale di 10,4 Kg/pro-capite.
“I problemi ecologici e quelli relativi alla tutela del nostro ambiente sono tematiche che toccano ciascuno di noi genitori e che la società è chiamata a risolvere, al fine di salvaguardare l’ambiente circostante soprattutto per le generazioni future. Da questa premessa è nata la collaborazione con Corepla e l’idea della campagna”. Queste le parole di Maria Rita Munizzi, Presidente nazionale del Moige - movimento genitori, che prosegue: “È importante che genitori e ragazzi imparino ad essere soggetti attivi del processo di raccolta differenziata e riciclo della plastica. Questo è l’obiettivo che “Non Rifiutiamoci” si pone, cercando di diffondere quanto più possibile le “buone pratiche” per creare un’azione di sistema orientata alla salvaguardia dell’ambiente”.
Da parte sua, Giuseppe Rossi, Presidente di COREPLA, ha voluto a sua volta ribadire come l’ambiente familiare sia decisivo per la formazione di una cultura della responsabilità e del corretto utilizzo delle risorse. Per questo abbiamo voluto non solo portare il tema della raccolta differenziata e del riciclaggio nelle scuole, ma anche scelto di coinvolgere insieme figli e genitori. La plastica – ha aggiunto il Presidente Rossi – è stata ed è tuttora un grande fattore di miglioramento della qualità della vita e rappresenta una ricchezza continuamente rigenerabile. Se correttamente gestita attraverso la raccolta differenziata, infatti, torna ad essere materia viva e, quando non è più riciclabile, può restituire tutto il potere energetico che racchiude in sé riducendo le emissioni di CO2 e facendo risparmiare fonti energetiche fossili non rinnovabili”.
La campagna
La campagna, di durata biennale, interesserà 70 scuole elementari dislocate su tutto il territorio nazionale coinvolgendo circa 21.000 bambini e 45.000 adulti tra genitori e insegnanti
Nei giorni stabiliti da programma, in ciascuna scuola si svolgerà un gioco interattivo (un tappeto graffitato con un percorso simile al gioco dell’oca), che consentirà ai bambini di saperne di più sul tema oggetto della campagna. Ogni bambino riceverà, al termine dell’incontro, un booklet informativo e un gadget in ricordo dell’iniziativa. Saranno coinvolti anche i genitori, che potranno visitare la mostra informativa allestita nelle scuole e ricevere un booklet con consigli utili per affrontare con i propri figli i temi del riciclo della plastica e della raccolta differenziata. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la sezione dedicata al progetto sul sito www.genitori.it.