Rinnovabili: in arrivo un condono per gli impianti irregolari?
Secondo indiscrezioni, nel decreto legge sullo sviluppo potrebbe essere inserita una sanatoria per gli impianti rinnovabili realizzati senza via libera, o la cui domanda di autorizzazione sta per scadere. Il condono potrebbe azzerare anche i reati paesaggistici ed edilizi legati agli impianti irregolari
17 October, 2011
Un condono totale per gli impianti da fonti rinnovabili realizzati senza autorizzazione. Per ora è soltanto una voce, ma pare che un provvedimento dal titolo inequivocabile di “Condono in materia di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili” sia stato redatto dai tecnici del ministero delle Politiche agricole, allo scopo di inserirlo nel decreto sullo sviluppo. Secondo indiscrezioni pubblicate dal Corriere della Sera, la sanatoria riguarderebbe sia le questioni penali che amministrative a carico dei titolari di impianti di energie rinnovabili costruiti senza autorizzazione, o la cui autorizzazione (o Denuncia di inizio attività, la cosiddetta Dia) stia per essere annullata, in sede giudiziaria o amministrativa.
Se confermato, il provvedimento interesserebbe soprattutto impianti fotovoltaici a terra di piccola e media taglia, che possono essere realizzati in tempi più rapidi e a costi minori rispetto ad altre tipologie di impianti, come i campi eolici. Secondo le stime dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas (Aeeg), sarebbero circa 22mila le richieste di autorizzazione ancora in sospeso e prossime alla scadenza, per un totale di 150 mila megawatt di energia. Una quantità enorme, se si pensa che il fabbisogno elettrico nazionale non ha mai superato i 56 mila megawatt. Secondo le voci che circolano da qualche giorno, il condono permetterebbe di “sanare” tutti gli impianti, dietro pagamento di una quota di 10 euro per ogni kilowatt di potenza dell'impianto. La sanatoria, tra l'altro, potrebbe azzerare anche i reati edilizi e paesaggistici legati alla costruzione di centrali a fonti rinnovabili.
Per ora, dal governo nessuna conferma, ma neanche alcuna smentita ufficiale. Non mancano, invece, le prime reazioni da parte delle associazioni di settore. A cominciare da Assosolare, che in una nota ufficiale «condanna con fermezza il possibile condono». L'associazione si chiede come sia possibile «condonare le illegalità, soprattutto in un comparto come quello delle rinnovabili, che avrebbe tanto bisogno di politiche di sviluppo a medio e lungo termine ad oggi assenti e non invece di scorciatoie che fanno male al settore e al Paese». Per questo Assosolare chiede di fare un passo indietro sul provvedimento, giudicato molto dannoso per gli imprenditori onesti, e di puntare piuttosto a «misure serie che diano impulso a veri progetti imprenditoriali e condannino senza sconti illegalità e abusi a danno del territorio».