Finco: stabilizzare la detrazione del 55%
Un'altra associazione del comparto edilizio chiede a gran voce che venga prorogata a lungo termine l'agevolazione fiscale prevista per chi ristruttura un immobile a fini energetici. Secondo Finco, inoltre, potrebbe essere utile anche l'ecoprestito suggerito dall'Enea
17 October, 2011
Prorogare e “stabilizzare” la detrazione del 55% per gli interventi di ristrutturazione energetica degli edifici. Questa volta la richiesta arriva da Finco (Federazione industrie, prodotti, impianti e servizi per le costruzioni), che in occasione di un incontro tecnico con la presidenza del Consiglio ha sottolineato la necessità di una stabilizzazione del bonus Irpef fino al 2020, o almeno di una consistente proroga temporale. Secondo l'associazione, tre anni rappresentano il periodo di “ammortamento” minimo per il provvedimento, che Finco giudica cruciale per il rilancio del settore edilizio. Per questo l'associazione esprime la sua forte preoccupazione per l'assenza della proroga nel decreto sullo sviluppo.
Come ulteriore misura di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli immobili, inoltre, la federazione suggerisce di introdurre un “ecoprestito”, analogamente a quanto già proposto in precedenza dall'Enea, che aveva appunto raccomandato la concessione di prestiti agevolati a coloro che decidano di ristrutturare a fini energetici la propria casa. La priorità, in ogni caso, rimane senz'altro la proroga della detrazione fiscale del 55%. «Il mondo industriale - commenta Finco - mal comprenderebbe il venir meno di questa importante misura di sviluppo».