Come si muovono le città? La parola a Roma, Napoli e Milano
Un’inchiesta dell'Istituto IPR Marketing ha indagato le abitudini e le percezioni dei cittadini italiani in fatto di viabilità urbana e sicurezza, per capire se e come cambino gli scenari nelle tre più grandi metropoli italiane
27 October, 2011
Roma, Napoli e Milano: cambia qualcosa se si parla di mobilità e sicurezza stradale? Parte di qui un’interessante inchiesta dell'Istituto IPR Marketing, realizzata nel settembre 2011, che ha indagato le abitudini e le percezioni dei cittadini italiani in fatto di mobilità urbana, scegliendo come campione rappresentativo 700 abitanti per ciascuna delle tre città.
La ricerca prende in esame tutti gli elementi che ruotano attorno al tema della mobilità (più o meno sostenibile) nei grandi centri urbani, dalle ZTL agli ingorghi stradali, raccogliendo anche suggerimenti e lamentele dei cittadini: una buona guida per le amministrazioni, che troveranno buoni spunti e anche qualche sorpresa. Vediamo le risposte sui temi più interessanti.
I mezzi utilizzati principalmente per gli spostamenti in città
Cosa scelgono gli italiani per muoversi da una parte all’altra della città? La metà dei milanesi si affida ai mezzi pubblici (49%) e altrettanto fanno i napoletani (48%). Un po’ meno convinti a Roma, dove la scelta numero 1 resta l’automobile (42%), contro il 37% del trasporto pubblico. All’auto i milanesi sembrano aver quasi rinunciato: la prende solo uno su quattro, e se il dato può sorprendere va ricordato che gran parte del traffico nella città arriva da chi prova ad entrarci o uscirne. A Napoli usa l’auto il 30% dei cittadini. L’11% va a piedi e il 9% in moto o morino. Idem a Roma. Scarsissima la bicicletta: 15 a Napoli e 0 a Roma. Raggiunge il 7% a Milano, dove però calano leggermente i pedoni (7%).
Sicurezza stradale percepita
C’è un motivo se la bicicletta è ancora così poco diffusa, e lo si capisce facilmente analizzando le valutazioni dei cittadini in tema di sicurezza: a Napoli appena il 10% degli intervistati dichiara di sentirsi al sicuro sulle due ruote. Percentuali basse anche a Roma e Milano, rispettivamente il 14 e il 19%. A sorpresa, la bicicletta è percepita come mezzo meno sicuro di moto e motorini, e la classifica è sostanzialmente omogenea in tutte e tre le città: all’ultimo posto le bici, un po’ meglio le moto, un pelo sopra i propri piedi (giudicati sicuri per circa il 50%, più convinti i milanesi dei napoletani); al secondo posto l’auto (circa il 65%) e al primo i mezzi pubblici (80% dei voti).
Cosa minaccia la sicurezza stradale?
Fra i pericoli “più quotati” troviamo la cattiva manutenzione delle strade, l’ignoranza o la maleducazione degli automobilisti e il caos del traffico. A Napoli si segnala anche la cattiva manutenzione dei segnali stradali, fonte di pericolose confusioni. Fra le tre, è la città in cui gli intervistati hanno dichiarato di aver subito o provocato il maggior numero di incidenti e investimenti di pedoni.
La situazione del traffico nella propria città
Da Nord a Sud, non piace a nessuno. Per la stragrande maggioranza il giudizio è negativo: considerano la viabilità urbana molto/abbastanza critica il 79% dei milanesi, l’83% dei napoletani e l’86% dei romani.
Le priorità delle amministrazioni
Per tutti al primo posto vengono i cittadini che scelgono di usare il mezzo pubblico: per circa il 45% degli intervistati (facendo la media delle tre città) è questa la categoria che le amministrazioni dovrebbero tenere in maggior considerazione nell’affrontare i problemi della viabilità. Per circa il 20% al secondo posto ci sono gli automobilisti e poco sotto ciclisti e pedoni.
Pedonalizzazioni dei centri storici
Anche qui, c’è una sostanziale analogia nelle risposte: in media appena il 5% si dichiara contrario a chiudere i centri storici alle auto. Tuttavia oltre il 55% ritiene che le pedonalizzazioni siano irrealizzabili se non supportate da un’adeguata rete di servizi pubblici. I benefici che ne derivano sono per gli intervistati in gran parte ambientali e legati alla salute: appena il 20-25% ritiene che vne derivino grandi miglioramenti per sicurezza o per la facilità di spostamento.
Come si fa a non usare l’auto
I più arrabbiati sono a Roma: appena il 28% di loro ritiene che le condizioni del servizio pubblico siano tali da poter competere realmente con l’automobile. La percentuale cresce leggermente a Napoli (32%) e con più decisione a Milano (51%). Senza sorprese, il trasporto pubblico è comunque l’incentivo più richiesto per lasciare a casa l’auto, in tutte le città. Seguono piste ciclabili, bike sharing e car sharing.
ZTL in città
Le zone a traffico limitato piacciono soprattutto a Napoli: (75% favorevoli). Roma (68%) e Milano (61%). I napoletani – a differenza degli altri – sono oltretutto convinti che le ztl possano favorire il commercio e attrarre investimenti in cinema, locali e ristoranti. Un dato che potrebbe zittire le proteste per la recente ztl Centro Antico, e che conferma i dati del sondaggio eseguito dal WWF in occasione dell’inaugurazione. I milanesi invece ci credono poco: per il 60% di loro le ztl non aiutano affatto, né i gestori di locali né i negozianti. Sui benefici che ne traggono i residenti invece sono tutti convinti, in tutte le città.