Milano: ampliata la rete del teleriscaldamento
Pisapia:"Il nostro obiettivo è sostenere la realizzazione di tutte le opere che contribuiscono ad aumentare la qualità della vita nella nostra città". Zuccoli: "Auspico un accordo tra i comuni dell’area metropolitana"
28 October, 2011
A ottobre 2011, con il Tribunale di Milano, sono oltre 10 mila i nuovi appartamenti equivalenti riscaldati con il teleriscaldamento che si aggiungono ai 70.000 appartamenti equivalenti serviti a fine 2010. I nuovi stabili teleriscaldati sono serviti dalla nuova rete posata da A2A e ultimata questa estate; il piano di sviluppo è stato definito e attuato in collaborazione con il Comune di Milano e prevede ulteriori interventi di ampliamento di lungo termine, finalizzati alla realizzazione di un sistema che interconnetta le centrali di produzione per ottimizzare il risparmio energetico e la gestione delle reti.
La nuova rete di acqua calda a doppia tubazione, lunga circa 2 km, che collega il Palazzo di Giustizia alla centrale Canavese, servirà a riscaldare altri edifici di tipo residenziale e terziario del centro cittadino e permetterà l’eliminazione delle centrali termiche tradizionali, contribuendo a una sensibile diminuzione delle emissioni in città.
“I lavori per l’ampliamento delle aree teleriscaldate fino al cuore di Milano – ha detto il Sindaco Giuliano Pisapia – sono il frutto di una collaborazione fra l’Amministrazione Comunale e A2A. Il nostro obiettivo è sostenere la realizzazione di tutte le opere che contribuiscono ad aumentare la qualità della vita nella nostra città, di cui il teleriscaldamento è certamente una delle più importanti. E’ pertanto fondamentale rafforzare la collaborazione tra Comune e A2A, nella condivisione del piano di sviluppo del teleriscaldamento sul nostro territorio. Un obiettivo che si traduce realizzando a Milano moderne infrastrutture, per riscaldare la città in modo sostenibile, adeguato ai migliori standard Europei”.
Il beneficio ambientale, ottenuto con la sola eliminazione delle quattro grandi centrali termiche a gasolio che riscaldavano il Tribunale, comporta una diminuzione del 99% di SO2 (biossido di zolfo), del 95% di PM10 (polveri sottili), del 45% di CO2 (anidride carbonica) e del 30% di NOx (ossido d'azoto).
L’acqua calda, che alimenta la nuova rete di teleriscaldamento, è prodotta dalla centrale di Canavese, situata in Via Cavriana nella zona est di Milano. L’impianto impiega sistemi di cogenerazione ad alta efficienza e pompa di calore, una tecnologia in grado di recuperare parte del calore dall’acqua della falda sotterranea. Una centrale che risponde ai migliori standard di sostenibilità ambientale grazie all’impiego di sistemi energetici ad alta efficienza ed energia rinnovabile, riconosciuto a livello internazionale con l'attribuzione del “Certificate of Merit” in occasione dell’edizione 2011 dell'International District Heating Energy Climate Awards2 .
“Il teleriscaldamento di Milano - ha detto il Presidente del Consiglio di Gestione di A2A Giuliano Zuccoli – è un sistema che impiega, per il riscaldamento della città, principalmente fonti rinnovabili, in particolare attraverso la termovalorizzazione e le pompe di calore, fornendo un servizio con elevati standard di qualità e sicurezza a costi competitivi. Il teleriscaldamento consente un risparmio di energia primaria (in generale idrocarburi ed energia elettrica) fino al 70% che consente un considerevole miglioramento dell’aria che respiriamo. Per lo sviluppo del teleriscaldamento nel Comune di Milano, per il 2011 A2A ha investito circa 26 milioni di € e altri 30 Milioni di € li investirà nel 2012. Gli investimenti, per lo stesso settore, sostenuti da A2A in Lombardia, ammontano a 60 milioni di € nel 2011 e 70 milioni di € previsti per il 2012. Auspichiamo un accordo tra i comuni dell’area metropolitana finalizzato ad affrontare meglio il problema ambientale che notoriamente non è legato alle mura di cinta della città”.
Per la realizzazione della rete che ha portato il teleriscaldamento nel centro cittadino, è stato seguito un percorso che ha interessato principalmente le vie secondarie della città. Nei lavori di attraversamento di importanti arterie stradali, sono state utilizzate tecnologie avanzate che hanno consentito di minimizzarne l’impatto. Ad esempio, per l’attraversamento di Viale Premuda e Corso di Porta Vittoria, è stato utilizzato il sistema di posa no-dig al posto del consueto scavo a cielo aperto, le tubazioni sono state posate a una profondità di 7/8 metri senza effettuare scavi, passando sotto il torrente Redefossi in Viale Premuda e sotto i condotti fognari in Porta Vittoria.
A Milano, entro la fine del 2011, la lunghezza della rete del teleriscaldamento aumenterà di 13 Km rispetto all'anno precedente, a fine 2010 erano stati posati 101 km di doppia tubazione.