Fotovoltaico, perequazione degli incentivi: Saglia smentisce
Come già accaduto per il paventato condono degli impianti irregolari, il sottosegretario allo Sviluppo Economico ha escluso la possibilità di una diversificazione delle tariffe incentivanti in base alle condizioni climatiche. Saglia promette invece alle associazioni una maggiore stabilità del quadro normativo
02 November, 2011
Ormai, è lui l'uomo designato per le “smentite”. Come già avvenuto per le voci di condono per le rinnovabili abusive, è stato ancora una volta il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia ad escludere che il Governo voglia ricorrere a una perequazione su base geografica degli incentivi per il fotovoltaico. La smentita è arrivata a seguito delle forti proteste da parte delle associazioni e degli operatori del settore. «Non c'è nulla di vero», ha dichiarato Saglia all'agenzia Agi, precisando che «La perequazione è una norma che non ci piace perché non ha senso incentivare gli impianti che producono di meno».
Il sottosegretario, inoltre, ha promesso alle associazioni di categoria la tanto agognata stabilità normativa in materia di incentivi per le fonti rinnovabili. «Sono d'accordo e condivido la posizione delle associazioni - spiega il sottosegretario - Con il IV Conto energia abbiamo cercato di introdurre una certezza normativa che può assicurare una certezza degli investimenti. Non sarebbe opportuno fare ulteriori modifiche né tantomeno introdurre meccanismi illogici come la la perequazione». Le associazioni, dunque, possono tirare anche in questo caso un sospiro di sollievo. Almeno fino alle prossime voci di tagli e rimodulazioni degli incentivi.