Detrazione per l'efficienza energetica, probabile il taglio al 52%
Confermate, almeno stando alle ultime voci di corridoio, le novità in materia di agevolazioni fiscali per gli interventi di efficientamento degli immobili. Le aliquote dovrebbero essere differenziate a seconda del tipo di intervento realizzato, e saranno probabilmente inseriti dei limiti alla cifra detraibile
04 November, 2011
Nuove indiscrezioni sulla detrazione fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. In attesa di conoscere il testo del maxiemendamento al disegno di legge che il Governo presenterà la prossima settimana, si inseguono nuove voci sulle sorti dell'agevolazione fiscale per l'efficienza energetica. Il bonus, prima di tutto, sembrerebbe avviarsi verso una conferma triennale (fino al 31 dicembre 2014), ma con un taglio della quota massima detraibile, che potrebbe passare dall'attuale 55% al 52%.
Confermata, almeno secondo i rumors delle ultime ore, anche la diversificazione delle aliquote in base ai diversi tipi di intervento, nonostante la ferma opposizione espressa da alcune associazioni del settore. Per la sostituzione delle finestre, in particolare, la detrazione dovrebbe scendere al 41%, stessa aliquota prevista nel caso di installazione di piccole caldaie a condensazione. Il Governo sembrerebbe intenzionato a mantenere anche l'altra novità molto contestata dagli addetti ai lavori, ovvero l'introduzione di tetti massimi unitari alla spesa detraibile.
Questo significa che, ad esempio, per l'installazione di pannelli solari non sarà possibile detrarre più di una certa quota per metro quadro, o per kilowatt di potenza nel caso della sostituzione della caldaia. Per conoscere i contenuti definitivi del provvedimento bisognerà attendere ancora qualche giorno, quando il Consiglio dei ministri presenterà alle Camere la versione finale. Nel frattempo, le associazioni di categoria restano all'erta.