Per le domeniche a piedi
"Insufficiente è diverso da inutile. Ma soprattutto sulle domeniche a piedi dovrebbe prevalere un altro tipo di valutazione. Non se siano 'pedagogiche', che è un punto di vista paternalistico e al limite autoritario, ma se siano, più semplicemente, positive nell'esperienza e nella qualità di vita della maggioranza della popolazione" - di Paolo Hutter
04 November, 2011
di Paolo Hutter
Ma davvero le domeniche a piedi sono inutili? Lo direbbe una ricerca dell'Arpa Piemonte, evidentemente commissionata dall'assessore Ravello, esponente di un settore del Pdl che ha sempre visto il blocco domenicale come una sopraffazione bolscevica nei confronto della libera marmitta. Quando abbiamo inaugurato le domeniche a piedi nel 2000 l'Arpa non diceva così. E tuttora non lo pensano molte amministrazioni comunali. Senza andare fino a Milano, che ha appena rilanciato un programma di domeniche a piedi, anche il Comune di Vercelli, che di sinistra non è, ha varato un calendario che prevede la chiusura al traffico della città la prima domenica di ogni mese, a cominciare da questa prossima.
Guardando il testo integrale della ricerca Arpa Piemonte capiamo che non definiscono proprio inutile la domenica a piedi. I loro dati confermano il buon senso scientifico di considerare - come è logico - insufficiente un provvedimento che si occupa di una quota minoritaria del traffico settimanale, e che non è in grado di provocare pioggia e vento, i veri spazzini dell'aria. Dicono che riduce del 13% le emissioni settimanali di smog ma se il tempo non cambia e non ci sono altri provvedimenti l'effetto sulle concentrazioni è del 4-5%.
Insufficiente è diverso da inutile. Ma soprattutto sulle domeniche a piedi dovrebbe prevalere un altro tipo di valutazione. Non se siano "pedagogiche", che è un punto di vista paternalistico e al limite autoritario, ma se siano, più semplicemente, positive nell'esperienza e nella qualità di vita della maggioranza della popolazione. Anche se tutte le auto e moto che circolano fossero elettriche, le domeniche a piedi avrebbero senso e sarebbero gradite. Questo non lo deve accertare l'Arpa, ma l'esercizio di una amministrazione democratica e pluralista che non conceda tutte - ma proprio tutte - le domeniche alla minoranza auto-dipendente che non sopporta neanche una domenica a piedi al mese.