Nasce Anter Park, parco tematico sulle rinnovabili
L' Associazione nazionale per la tutela delle energie rinnovabili lancia il progetto di un parco didattico e ricreativo dedicato all'energia pulita. La struttura sarà inaugurata la primavera prossima all'interno del parco botanico e faunistico Le Dune del Delta
07 November, 2011
Un parco tematico dedicato alle fonti rinnovabili. Si chiamerà Anter Park, dal nome dell’Associazione nazionale per la tutela delle energie rinnovabili che lo promuove, e nascerà all'interno delle Dune del Delta, il parco faunistico e botanico situato di fronte a Mirabilandia (Ravenna). Il progetto, che dovrebbe vedere la luce nella primavera del 2012, punta alla realizzazione di aree didattiche sulle varie fonti di energia rinnovabile e, più in generale, alla diffusione della cultura della sostenibilità ambientale. Anter Park occuperà un'are di 5.000 metri quadri, in cui le famiglie, e soprattutto bambini e ragazzi potranno scoprire i segreti dell’energia pulita. L’apprendimento didattico, fa sapere l'associazione, non si baserà su un sistema “passivo”, ma sull’osservazione diretta delle tecnologie descritte e su attività sperimentali. Anche il gioco avrà un ruolo fondamentale nella logica del parco tematico.
All’interno dell'area, inoltre, saranno ospitati animali nati e cresciuti in Italia in condizioni di cattività, che ad Anter Park vivranno in stato semi-brado. Una scelta che conferma la filosofia alla base dell'intero progetto: realizzare una struttura nel pieno rispetto dell’ambiente e dare la possibilità a tutti di vivere un incontro in prima persona con le fonti rinnovabili e l'ambiente naturale. “Questo progetto nasce con l’intento di coinvolgere i cittadini, soprattutto i bambini e i ragazzi – ha dichiarato Antonio Rainone, presidente Anter - Crediamo fortemente nel valore didattico ed educativo del parco: apprendere grazie alla scoperta, al gioco, al divertimento e alla ricerca è secondo noi il modo migliore per parlare di energie rinnovabili alle generazioni future. Il nostro futuro e quello del nostro pianeta dipendono proprio da una pedagogia attiva in questo campo”.