Enti locali e rinnovabili, le indicazioni dell'Authority sui contratti pubblici
L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici ha emanato una Determinazione in cui chiarisce il ruolo degli enti locali in materia di impianti rinnovabili. L'autorizzazione unica è di esclusivo appannaggio della Regione, e per le installazioni a vantaggio degli stessi enti pubblici occorre uno studio di fattibilità
07 November, 2011
L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (Avcp) ha predisposto, con la Determinazione n. 6 del 26 ottobre 2011, le “Linee guida per l’affidamento della realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici”. Il provvedimento è stato emanato al termine della consultazione pubblica degli operatori del settore e delle amministrazioni interessate, avvenuta nel febbraio scorso. Le Linee guida forniscono indicazioni operative sulla realizzazione di impianti di energie rinnovabili e in particolare sull'affidamento degli appalti da parte degli enti locali. Il documento, inoltre, chiarisce la aspetti legati alla realizzazione di impianti su terreni demaniali o finalizzati al soddisfacimento del fabbisogno energetico degli enti locali stessi. In generale, chiarisce la determinazione dell'Avcp, l’intervento degli enti pubblici è limitato al solo piano autorizzatorio, e in particolare al rilascio dell'autorizzazione unica, che spetta alla Regione o alla Provincia da essa delegata.
L'autorizzazione, chiarisce l'Autorità, costituisce di per sé anche una variante allo strumento urbanistico, per cui i Comuni in cui devono essere realizzati gli impianti devono “limitarsi” a partecipare alla conferenza di servizi in sede regionale. Le amministrazioni comunali, inoltre, non possono imporre «corrispettivi o misure di compensazione di carattere patrimoniale quali condizioni per il rilascio di titoli abilitativi». Diverso è invece il caso in cui per la realizzazione dell'impianto venga concesso l'uso di suolo pubblico. In questa situazione, ribadisce l'Authority, è necessario l'affidamento mediante una gara pubblica.
Quanto agli impianti realizzati per soddisfare il fabbisogno energetico di un ente pubblico, l'Avcp osserva che questa opzione è ammessa non solo per finalità di tutela ambientale, ma anche in un’ottica di contenimento della spesa pubblica. In questo modo, l'amministrazione è tenuta a realizzare uno studio di fattibilità che permetta di stabilire l’effettiva convenienza economica dell'intervento.
Il testo della Determinazione.