Amiat: presentato il Bilancio di Sostenibilità 2010
Nel 2010 a Torino diminuisce la produzione di rifiuti mentre aumenta la percentuale di raccolta differenziata. Avviata la gestione post operativa della discarica di Basse di Stura: secondo i dati Amiat il sistema di captazione del biogas ha contenuto del 76% le emissioni di gas serra in atmosfera. On line il Bilancio di Sostenibilità Amiat 2010
07 November, 2011
Venerdì 4 novembre 2011 è stato presentato dai vertici aziendali Amiat e dall’assessore comunale all'Ambiente l’Ambiente Enzo Lavolta il Bilancio di Sostenibilità Amiat 2010. Il documento, redatto nella sua terza edizione, contiene un resoconto dettagliato delle policy di sostenibilità avviate da Amiat in campo economico, sociale e ambientale. I dati e le informazioni presentati nel Bilancio di Sostenibilità Amiat hanno consentito di rendicontare un numero di elementi standard e di indicatori di performance richiesti dalle linee guida GRI-G3 che permette di raggiungere il livello di applicazione B.
In un anno chiuso con un fatturato di oltre 217 milioni di euro ed un utile netto di oltre 14 milioni di euro, Amiat ha realizzato un valore aggiunto globale lordo di oltre 131 milioni di euro, distribuito per il 65% al personale dipendente, il 12% all’impresa, il 12% alle istituzioni, il 10% all’azionista e l’1% a finanziatori ed enti culturali.
Nel 2010 i rifiuti prodotti nella città di Torino ammontano a 497.056 tonnellate (502.397 tonnellate nel 2009), pari a circa 547 chilogrammi per abitante residente (550 chilogrammi nel 2009). Anche nel 2010 si è confermato il trend di crescita della percentuale di raccolta differenziata che ha raggiunto la soglia del 42,4% (era il 41,5% nel 2009).
Da un punto di vista ambientale Amiat ha prodotto dalle sue attività energia pari ad un valore di 19.766 TEP (tonnellate equivalenti petrolio), tutte ricavate da fonti rinnovabili. Per svolgere i servizi sul territorio e per alimentare energeticamente le sedi e gli impianti aziendali, Amiat ha consumato 6.667 TEP, pari al 31% di quanto prodotto, confermando un bilancio energetico estremamente positivo.
Il 31 dicembre 2009 è stata chiusa ai conferimenti la discarica di Basse di Stura. Da quella data è stato dato l'avvio alla gestione post operativa dell’impianto. Nell'area sono presenti pozzi verticali per l'estrazione e la valorizzazione del biogas (nel 2010 prodotti 83.257 Mwh di energia elettrica). Grazie anche alla particolare efficienza di captazione del sistema Amiat, il sito Basse di Stura ha contenuto del 76% le emissioni di gas serra in atmosfera. Nel sito è inoltre presente un sistema di estrazione e raccolta del percolato che viene inviato a depurazione attraverso rete fognaria. E' attivo un sistema di monitoraggio delle acque di falda e dei gas di discarica. Terminate le operazioni di smaltimento, Amiat sta procedendo alla realizzazione dello strato di copertura definitiva (capping impermeabile) e semina del manto erboso per la rinaturalizzazione dell'area.
Nonostante le specificità delle attività svolte (che richiedono motori particolarmente potenti e performanti), circa il 74% dei 1.344 autoveicoli in dotazione è conforme alla direttiva della Comunità Europea 98/69 (rispetto almeno normativa Euro 3). Nella flotta Amiat sono inoltre inseriti 154 veicoli elettrici e 72 veicoli a metano o ibridi.
Per ciò che concerne le risorse umane, in Amiat lavorano 2.010 dipendenti. Nonostante la vocazione labor intensive del core business Amiat, oltre il 36% della popolazione aziendale è composto da donne, spesso posizionate in ruoli di responsabilità diretta in campo operativo e gestionale. Nell’azienda sono occupati 89 lavoratori appartenenti alle categorie protette; nel corso del 2010 sono stati affidati 13 servizi esterni a fornitori con obbligo di impiego di persone svantaggiate in misura non inferiore al 20%, per un totale di 201 lavoratori svantaggiati impiegati e per un valore complessivo di circa 20,5 milioni di euro. L’azienda nel corso dell’anno 2010 ha erogato 28.900 ore di formazione (il doppio rispetto al dato del 2008), oltre la metà delle quali dedicate al tema della sicurezza.
Forte è l’impatto economico che Amiat riversa sul territorio di riferimento, in considerazione del fatto che il 60% dei 584 fornitori che hanno lavorato per Amiat hanno la propria sede nella provincia di Torino. L’importo di queste forniture locali vale circa 49,6 milioni di euro su un totale di ordinato complessivo pari a 95,9 milioni di euro.
Da sempre Amiat sostiene con il proprio contributo, tecnico ed economico, iniziative culturali, formative, sociali ed educative; nel corso dell’anno 2010 sono stati coinvolti oltre 3.400 studenti torinesi in progetti di educazione ambientale.
L’azienda è stata inoltre inserita come best practice nel progetto CSR Piemonte condotto da Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte e finalizzato alla valorizzazione della Responsabilità Sociale d’Impresa.