Napoli, un orto urbano per prevenire frane e smottamenti del terreno
Il progetto ha come obiettivo quello di sperimentare l'animazione sociale in città: giovani e anziani dovranno collaborare alla coltivazione di prodotti biologici e curarne la vendita
08 November, 2011
Un orto urbano per favorire il contenimento nelle aree che sovrastano i serbatoi di Scudillo e San Sebastiano, per prevenire frane e smottamenti del terreno. E' stato inaugurato oggi a Napoli dal presidente dell'Arin, Maurizio Barracco, alla presenza del vicesindaco Tommaso Sodano, dell'assessore ai Beni comuni Alberto Lucarelli e dell'assessore al Bilancio con delega alle società partecipate, Riccardo Realfonzo.
Il progetto ha come obiettivo "quello di sperimentare - spiega Barracco - l'animazione sociale in città: giovani e anziani dovranno collaborare alla coltivazione di prodotti biologici e curarne la vendita. Restituire l'agricoltura ai cittadini può essere un baluardo per la difesa del paesaggio.
Per la realizzazione del progetto degli orti urbani, che prevede l'inaugurazione di un secondo orto a Via Cilea tra 10 giorni, è stata stipulata nel dicembre 2010 una convenzione con la facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli 'Federico II', della durata di 3 anni.
La facoltà di Agraria ha studiato la piantagione adatta sia al contenimento del terreno che alla conservazione del paesaggio. Si è detto "molto contento" dell'inaugurazione dell'orto urbano il vicesindaco Sodano, che ribadisce "l'idea di creare orti in tutta la città". Lo spazio non manca se è vero, come ricorda il vicesindaco, che "Napoli dispone di 3,5 milioni di metri quadrati di verde urbano".