Il futuro dello zoo di Napoli
L'Assessore all'Ambiente Sodano: "La decisione di cancellare lo zoo spetta al Ministero dell’Ambiente, e non al Comune, che si sta occupando della situazione nei suoi diversi aspetti con tre assessorati. Nell’immediato va fatto un censimento accurato degli animali presenti nella struttura per valutarne lo stato di salute e le diverse opzioni sul loro futuro"
09 November, 2011
La Commissione Ambiente, presieduta da Carmine Attanasio, ha incontrato nel corso di un’affollata riunione svoltasi nella Sala Nugnes del Palazzo di Via Verdi, il vice Sindaco e Assessore all’Ambiente, Tommaso Sodano, la dirigente dell’Ufficio tutela animali Angela Cecere, Asl e associazioni (Il fazzoletto di perle, Adla, Lac, Progetto recupero cane cittadino, Napoli punto e a capo, Vas Campania, Acssa Napoli) per discutere del futuro dello zoo di Napoli.
La struttura, dopo il fallimento della società che la gestiva insieme all’Edenlandia e al cinodromo, attende le decisioni del curatore sulla prosecuzione delle attività. In ballo il futuro dei 300 animali attualmente ospitati e dei circa 100 lavoratori dislocati tra zoo e area di divertimento. Per il presidente Attanasio l’Amministrazione deve individuare le scelte sul futuro dell’area di concerto con le associazioni, l’Asl e l’Università, allargando la partecipazione istituzionale al competente assessorato della Regione Campania.
Tutti d’accordo sull’inopportunità di mantenere la struttura così come attualmente concepita, valutando, invece, tra le diverse proposte finora avanzate( orto urbano, fattoria didattica, centro per l’accoglienza di razze campane a rischio di estinzione) quella che salvaguardi la flora e la fauna presenti.
La decisione di cancellare lo zoo, ha spiegato l’Assessore Sodano, spetta al Ministero dell’Ambiente, e non al Comune, che si sta occupando della situazione nei suoi diversi aspetti con tre assessorati (Ambiente, Attività Produttive e Bilancio). Nell’immediato, ha proposto il titolare della delega all’Ambiente, va fatto un censimento accurato degli animali presenti nella struttura per valutarne lo stato di salute e le diverse opzioni sul loro futuro. Non sempre, infatti, come ha spiegato il coordinatore dei servizi veterinari dell’Asl Napoli 1, Vincenzo Caputo, è percorribile la strada del trasferimento, trattandosi in molti casi di animali anziani, nati e vissuti nella struttura e quindi maggiormente a rischio in caso di spostamento. Con i dovuti adeguamenti degli spazi, secondo la Asl, andrebbe salvaguardata la permanenza nella struttura napoletana.
Il presidente Attanasio ha concluso l’incontro proponendo un sopralluogo congiunto con la Asl anche per verificare la situazione igienico sanitaria dell’area e decidere eventuali interventi di rimozione dell’amianto presente in un’area del parco.