Efficienza energetica, le potenzialità degli edifici italiani
I ricercatori del Politecnico di Milano hanno stilato il primo Energy efficiency report sul patrimonio immobiliare italiano. Con gli opportuni interventi, gli edifici del nostro Paese potrebbero essere resi molto più efficienti
10 November, 2011
Il patrimonio immobiliare italiano potrebbe essere reso molto più efficiente. La conferma arriva dalla prima edizione dell'Energy efficiency report, rapporto elaborato dall’Energy & strategy group della School of management del Politecnico di Milano. La ricerca, appena presentata nel capoluogo lombardo, prende in esame le prestazioni energetiche di numerose categorie di edifici, residenziali e non: uffici, scuole, università, ospedali, alberghi, ristoranti, industrie, supermercati. Il report, prima di tutto, sottolinea che gli edifici consumano il 36% del fabbisogno energetico complessivo del nostro Paese: case e uffici, in altri termini, sono dei veri e propri “colabrodo energetici”.
Un dato che non stupisce, visto che il 70% dei quasi 14 milioni di edifici esistenti in Italia è stato costruito prima che venissero varate le prime norme sull’efficienza energetica. Il 25% del patrimonio edilizio, inoltre, non ha mai subito neanche un intervento di riqualificazione. Per migliorare lo stato degli immobili, sostengono gli esperti del Politecnico di Milano, è indispensabile adottare tecnologie di efficientamento energetico, da utilizzare in maniera sapiente a seconda dei casi. Non tutti gli interventi, infatti, risultano convenienti in qualsiasi contesto di adozione, come lo sono invece l'illuminazione a basso consumo energetico o l'installazione di caldaie a condensazione, pompe di calore e caldaie a biomasse. Alcune tecniche, come la building automation e le chiusure vetrate, sono consigliabili solo in caso di nuove costruzioni.
In ogni caso, stima il rapporto, adottando le opportune tecnologie in Italia si potrebbero risparmiare circa 44 milioni di tep (tonnellate equivalenti di petrolio) entro il 2016. In termini di fabbisogno elettrico, invece, si potrebbe ridurre gli sprechi di circa 21,6 Terawattora. Molto più elevato il potenziale risparmio energetico legato ai consumi termici, che potrebbe raggiungere i 118 Twh. Nel complesso conclude l'Energy Efficiency Report, l'efficientamento del patrimonio edilizio nazionale potrebbe permettere all'Italia di risparmiare oltre 21 milioni di tep, una quantità superiore del 30% rispetto al valore indicato nel Piano d'azione per l'efficienza energetica (Paee).