Key Energy, i numeri delle rinnovabili
Da Key Energy 2011, fiera specializzata che si svolge a Rimini in concomitanza con Ecomondo, l'istantanea economica del settore
11 November, 2011
L´Italia, con 12,3 miliardi di euro di investimenti, è uno dei mercati più attraenti al mondo per le energie rinnovabili. Un dato in particolare balza agli occhi: il totale degli investimenti del 2010 nelle energie pulite equivale allo 0,4% del Pil italiano che, nello stesso anno, è cresciuto dell´1%. Sono questi i dati economici chiave del comparto delle energie green . che comprende solare, eolico, biomasse, geotermico e idroelettrico . fotografate nel ´Rapporto Irex 2011´ di Althesys. Nel 2010, spiega ancora l´Irex (Italian renewables index), le aziende delle energie rinnovabili hanno confermato di essere assai dinamiche, nonostante la congiuntura economica sfavorevole. L´analisi ha rilevato 203 operazioni industriali per un totale di 5.165 MW. Il maggior numero di investimenti in nuovi impianti è stato effettuato nel fotovoltaico (564 megawatt complessivi), tuttavia è l´eolico che presenta le maggiori dimensioni in termini di megawatt, 1.796, grazie anche alle operazioni all´estero in crescita del 22% rispetto all´anno precedente. In aumento anche il numero delle acquisizioni rilevate (+30%), a conferma della tendenza al progressivo consolidamento del settore.
Focus agroenergie
Tra le rinnovabili, è spesso sottovalutato il contributo potenziale delle agroenergie. In uno scenario di sviluppo ordinario per il settore, che riprende gli obiettivi del Pan, il Piano d´azione nazionale per le energie rinnovabili, la potenza installata raggiungerà nel 2020 i 3.820 MW. In un secondo, accelerato ma credibile, i 4.860 MW. Nel primo caso il sistema italiano guadagnerebbe 13,9 miliardi di euro, nel secondo 19,9, tra investimenti, indotto, posti di lavoro e riduzione delle emissioni di CO2. Lo ha stimato il primo ´Osservatorio Agroenergia´ pubblicato a inizio 2011 da Confagricoltura ed EnergEtica Onlus. In particolare, la produzione di energia da biomasse dovrà aumentare da 2,2 a 9,8 Mtep entro il 2020: 7,6 Mtep in più che rappresentano in pratica la metà delle energie da fonti rinnovabili che l´Italia dovrà produrre da qui a meno di dieci anni. Il solo comparto agricolo può fornire, tramite l´energia da biomasse, almeno 3 dei 17 punti percentuali che ci chiede l´Unione europea.
Focus green job
Le energie rinnovabili danno lavoro. E sottovalutare la portata dei ´green job´, ricorda il recente dossier dell´Ires, l´Istituto di ricerche economiche e sociali, sarebbe un errore. Il settore già oggi conta tra posti diretti e indiretti più di 100mila ´colletti verdi´. Sul fronte ´occupazione green´, dice lo studio ´Energia e lavoro sostenibile´, i settori più importanti sono l´eolico, con circa 10mila addetti, il solare fotovoltaico, con circa 5.700, e quello delle biomasse con circa 25mila occupati, mentre il restante si distribuisce tra il geotermico, il solare termico, il mini idrico e le altre forme minori che impiegano, tra diretti e indiretti, circa 50mila lavoratori. Secondo le prospettive più rosee, l´occupazione italiana nel settore delle rinnovabili può raggiungere le 250mila unità, con una predominanza delle biomasse, del fotovoltaico e dell´eolico. Ma allargando il fronte all´efficienza energetica, i posti di lavoro aumentano. Secondo la Confindustria nell´arco di dieci anni, dal 2010 al 2020, assisteremo a un aumento dell'occupazione di circa 1,6 milioni posti di lavoro. un comparto industriale già importante quello della green economy italiana legata all´efficienza energetica, che vede coinvolte quasi 400mila aziende e circa 3 milioni di occupati.