Risparmiare con la riduzione dei rifiuti. Ronco: “Difficile la traduzione in risparmio economico”
La riduzione dei rifiuti quanti soldi può far risparmiare ai Comuni e ai cittadini per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti? La risposta di Roberto Ronco, assessore all'Ambiente della Provincia di Torino: “Difficile la traduzione in risparmio economico delle buone pratiche di riduzione. Non univoca la relazione matematica tra produzione dei rifiuti e l'andamento delle bollette”
15 November, 2011
La riduzione dei rifiuti quanti soldi può far risparmiare ai Comuni e ai cittadini per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti? Abbiamo rivolto la domanda a Roberto Ronco, assessore all'Ambiente della Provincia di Torino ed ex presidente del Consorzio del Chierese per i Servizi di gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti.
“Ci sono diversi esempi – ha spiegato Roberto Ronco - che ogni famiglia può adottare per ridurre i rifiuti: c'è ad esempio il consumo di carta (71 kg in meno all'anno), gli scarti da cucina (73 kg di rifiuti in meno), se bevo del rubinetto e non acquisto acqua in bottiglia (11 kg in meno). Se consideriamo che in provincia di Torino abbiamo una produzione di rifiuti che oscilla tra i 450 e i 550 kg/abitante/anno, stiamo parlando di comportanti che sarebbero assolutamente importanti con le conseguenti ricadute in termini di quantità. Se però è facile calcolare il loro impatto in termini di peso e di emissioni evitate, più difficile è la traduzione in risparmi economici. Credo che il sistema dei rifiuti – ha spiegato l'assessore - sia così complicato che dire che un chilo in meno comporta X euro in meno su una bolletta sia veramente troppo complicato e si corre il rischio di prendere in giro le persone, perché ci sono dei fattori che rendono non univoca la relazione matematica tra produzione dei rifiuti e l'andamento delle bollette. Sappiamo certamente che sul livello generale questi benefici ci sono e abbiamo dei territori in provincia di Torino in cui sul medio termine, non quindi mese per mese ma su un arco di tre-quattro anni, i buoni comportamenti in termine di riduzione e raccolta differenziata e l'utilizzo attento dell'impiantistica, hanno portato a dei livelli tariffari eccellenti a fronte di eccellenze del servizio. Quindi non c'è una contraddizione tra i due termini. Credo che dobbiamo seminare le buone abitudini e poco per volta vedremo che anche il sistema tariffario si orienterà sui livelli medi inferiori rispetto alla tariffa media presente oggi in provincia. Sono movimenti lenti che dobbiamo accompagnare in cui è difficile scomporre i singoli elementi che vanno ad influenzare. Una politica complessiva – ha concluso Ronco - certamente porta ad una riduzione della tariffa e delle bollette per i nostri cittadini”.