Elisa Bianco

Come molte altre città, all’inizio degli anni Ottanta anche Siviglia ha iniziato ad andare incontro a un forte processo di sviluppo e industrializzazione in cui nuovi edifici venivano costruiti rapidamente e i centri urbani si estendevano senza pianificazione. Tuttavia, nella città andalusa il rischio di soffocare le aree verdi e distruggere le zone agricole venne bloccato dall’iniziativa di un gruppo di abitanti che fondò un comitato per tutelare aree di verde urbano da dedicare alla coltivazione di orti. Il più grande di questi, il Parque de Miraflores, nacque nel 1983 e ancora oggi costituisce il secondo parco in Europa per estensione agricola e uno dei cinque presenti a Siviglia.

Il Parque de Miraflores conta 165 terreni di superficie variabile tra i 75 e i 150 metri quadrati, gli appezzamenti sono di proprietà del comune e vengono dati in gestione per un periodo di tempo determinato al costo di 7 euro l’anno. La proprietà va rinnovandosi per evitare che vi siano parti abbandonate: ogni volta che si liberano dei terreni, si apre un bando e si procede all’assegnazione tramite sorteggio tra le domande ricevute. Oltre allo spazio per singoli cittadini, Miraflores riserva un certo numero di appezzamenti da destinare alle organizzazioni locali, che li impiegano prevalentemente con fini sociali.
L’unica condizione per mantenere di anno in anno la gestione del proprio orto, a Miraflores così come negli altri 5 parchi di Siviglia, è lavorare la terra seguendo metodi di coltivazione biologici e non vendere il raccolto, ma destinarlo esclusivamente all’autoconsumo. Inoltre, chi ha in gestione un orto, non può limitarsi alla semplice coltivazione delle proprie piantine ma deve anche dedicare del tempo alla cura delle parti comuni, come le serre.

Il Parque de Miraflores rappresenta una realtà complessa e variegata: alle attività di coltivazione, infatti, si affiancano anche orti scolastici, per insegnare ai bambini le pratiche di coltivazione, e progetti educativi, per sensibilizzare i ragazzi alle tematiche ambientali. Un modo in più per integrare e completare la funzione di questo spazio, che contribuisce non solo a creare un ambiente urbano sostenibile, ma anche a promuovere cooperazione, integrazione sociale ed educazione.

Per maggiori informazioni: huertalasmoreras.wordpress.com