Rinnovabili, l'Aeeg progetta interventi per migliorare l'efficienza e la sicurezza del sistema elettrico
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas annuncia un intervento di regolazione che punta a migliorare l'efficienza e la sicurezza del sistema di dispacciamento dell'energia. I nuovi provvedimenti, che dovrebbero essere pronti entro l'estate, sono necessari per adeguare il sistema alle nuove caratteristiche della produzione elettrica
21 November, 2011
Rispondere alle problematiche legate alla forte crescita della produzione da fonti rinnovabili attraverso opportuni interventi di regolazione che consentano ai gestori di rete un esercizio efficace e in sicurezza del sistema elettrico nazionale e, al tempo stesso, il contenimento dei costi. Con questo obiettivo, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) ha avviato un procedimento per emanare provvedimenti finalizzati al miglioramento dell’efficienza e dell’economicità del servizio di dispacciamento, essenziale al mantenimento in costante equilibrio del sistema elettrico. L'Autorità conta di emanare i provvedimenti arriveranno prima dell’estate, quando potrebbero verificarsi criticità nel sistema di distribuzione dell'energia.
L’intervento del regolatore, si legge nel comunicato dell'Authority, nasce dall’esigenza di dare risposte ai mutamenti in atto nel sistema, sotto la spinta del vertiginoso incremento della produzione da fonti rinnovabili che ha determinato uno sviluppo molto rapido di impianti eolici e fotovoltaici, prevalentemente connessi alle reti di distribuzione in media e bassa tensione. La generazione e la trasmissione elettrica, infatti, presentano ormai caratteristiche nuova rispetto al passato: intermittenza e bassa governabilità, fenomeni tipici delle fonti rinnovabili; sviluppo della generazione distribuita; maggiore diffusione mobilità elettrica; obiettivi nazionali e comunitari in materia di efficienza energetica. Tutti elementi, sottolinea l'Aeeg, che richiedono anche interventi in termini di regolazione del settore.
Il numero molto elevato di connessioni alle reti di trasmissione e distribuzione di impianti alimentati da fonti non programmabili, in particolare, impone di ripensare i criteri “tradizionali” di sviluppo e gestione delle reti, in una in prospettiva nella quale le reti, anche quelle di distribuzione, dovranno progressivamente diventare da “passive”ad “attive” (smart grid) mentre gli impianti di produzione o di consumo dovranno diventare progressivamente più “partecipi” alla gestione delle reti stesse. In mancanza di un adeguamento complessivo del sistema, avverte l'Autorità, gli impatti potranno essere rilevanti sia in tema di sicurezza, sia per i costi sostenuti dai consumatori elettrici, in particolare per gli accresciuti costi per il reperimento delle risorse per il dispacciamento.
Tra le soluzioni prospettate, l'Autorità ipotizza una serie di misure, come:
- interventi sui parametri tecnici di funzionamento degli impianti, ad esempio, allineando il loro
comportamento a quello di impianti diversi e più grandi in caso di grave incidente di rete, al
fine di evitare il rischio di “effetto domino” legato alla presenza di numerosi piccoli impianti;
- interventi volti a coinvolgere anche gli impianti alimentati da fonti rinnovabili – a partire da quelli connessi in media tensione – nelle azioni di riduzione selettiva della generazione (distacchi) così da ricostituire i margini di riserva laddove tutte le altre alternative per conseguire il medesimo obiettivo risultino impraticabili;
- interventi per promuovere - anche per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili di più grossa taglia – una efficiente previsione dell’energia elettrica immessa in rete e un’equa ripartizione dei costi generati all’interno del sistema elettrico, che non possono più essere socializzati solo sui consumatori di energia elettrica.
L'Aeeg, infine, valuterà anche la possibilità che Terna, con cadenza periodica, “quantifichi la massima penetrazione della generazione da fonte rinnovabile non programmabile compatibile con l’assetto del sistema". Intanto, Terna dovrà valutare gli interventi necessari a garantire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, tenendo conto degli obiettivi al 2020.
Leggi la delibera dell'Aeeg.