Teleriscaldamento: il Gerbido verrà allacciato alla rete soltanto nel 2016
Ravello: "Entro la fine dell'anno il cronoprogramma delle opere da subito cantierabili". L'inceneritore del Gerbido, che entrerà in pre-esercizio a fine 2012, verrà collegato alle rete di teleriscaldamento di Torino e Grugliasco soltanto nel 2016. Le compensazioni ambientali verranno destinate esclusivamente al potenziamento della rete e non più a piste ciclabili e verde
23 November, 2011
Un cronoprogramma che, entro la fine dell’anno, stabilisca tempi, modalità e risorse per l’attuazione delle tre fasi di sviluppo per il collegamento dell’impianto di incenerimento di rifiuti del Gerbido alla rete del teleriscaldamento di Torino-Grugliasco. Con questo impegno si è conclusa la riunione del tavolo per lo sviluppo del teleriscaldamento nell’area metropolitana di Torino, a cui hanno partecipato oltre agli assessori regionali all’Ambiente Roberto Ravello e all’Energia Massimo Giordano, anche Provincia, Comune di Torino e gli operatori del settore. Le tre fasi di realizzazione dovranno concludersi entro il 2016, data entro la quale si pensa che la volumetria complessiva servita dovrebbe raggiungere gli 84 milioni di metri cubi, per un totale di 870 km di tubature.
L'incontro è servito inoltre a verificare gli step condivisi dagli Enti nella precedente riunione di luglio. Circa le ipotesi di tracciato del termodotto, dal sopralluogo effettuato nelle scorse settimane, è emersa la fattibilità dell'allacciamento e la reale possibilità di un’ottimizzazione del tracciato rendendolo più corto rispetto a quello programmato inizialmente.
La Regione ha inoltre verificato con gli atri enti locali l’ipotesi di stornare una parte delle risorse economiche destinate alle compensazioni ambientali dell'inceneritore del Gerbido a beneficio di un potenziamento della rete di teleriscaldamento. Gli uffici di piazza Castello hanno infatti rimesso mano all’elenco delle compensazioni ambientali, per cui era previsto un impegno di circa 3 milioni di euro, procrastinando tutti quegli interventi di compensazione ambientale in senso stretto (piste ciclabili, arredo e verde urbano, riqualificazione ambientale), a favore di un incremento della rete di teleriscaldamento.
“Il Piemonte - ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Roberto Ravello- è sicuramente tra le regioni che più si sono impegnate fino ad oggi a fare del teleriscaldamento uno dei capisaldi del miglioramento della qualità ambientale del territorio. Un impegno questo che si concretizzerà sempre più con l’imminente avvio del programma di cogenerazione del teleriscaldamento. È necessario, tuttavia, procedere con l’integrazione e l’estensione delle reti di calore dell’impianto TRM, un progetto che costituisce parte importante della strategia regionale per il conseguimento degli obiettivi comunitari correlati al cosiddetto “pacchetto clima” e ai temi della qualità dell’aria. L’incontro di oggi mette di fatto fine alla fase programmatica e di condivisione dei lavori per avviare invece una fase più operativa in cui le proposte progettuali dovranno trovare finalmente attuazione in opere da subito cantierabili. Da qui, l’esigenza di stilare un cronoprogramma dettagliato prima della fine dell'anno, per arrivare nel più breve tempo possibile al compimento delle 3 fasi necessarie per la realizzazione del cosiddetto impianto a “Y” che dovrà collegare il termovalorizzatore del Gerbido alla rete di Torino e Grugliasco”. “Due milioni di cittadini che, a Torino e nella sua area metropolitana, possono essere serviti da una grande rete di teleriscaldamento moderna ed efficiente sono un risultato di grandissima portata -ha aggiunto l’assessore all’Energia Massimo Giordano- È il frutto di una intensa e proficua attività di collaborazione nell’ambito del tavolo istituito con gli enti locali ed i gestori delle reti in fase di interconnessione, senza dimenticare il principale obiettivo del risparmio di energia e di miglioramento della qualità ambientale. Alla Regione Piemonte spetta la programmazione dello sviluppo delle reti del teleriscaldamento: senza però una effettiva concertazione i risultati non si vedrebbero. Avevamo auspicato tempi brevi per definire le linee di azione, ora passiamo al lavoro effettivo".