Contro il traffico niente è inutile
L'intervento di Paolo Hutter su Repubblica di Milano del 28.11.2011
28 November, 2011
Paolo Hutter
In altri tempi sarebbe stata la Regione a prendere provvedimenti straordinari di emergenza antismog per l´area milanese e le altre grandi aree urbane. Ma adesso Formigoni ha cambiato impostazione. E così Milano e gli altri Comuni dell´area metropolitana - si auspica coordinati dalla Provincia - devono fare da soli, se vogliono difendere la salute e corrispondere alle aspettative di buona parte dei cittadini. Non era necessario sospendere l´entrata in vigore dei provvedimenti milanesi - blocco dei diesel fino almeno agli Euro 3, blocco in centro delle auto non residenti - per ottenere la convocazione di un tavolo provinciale come quello che si riunisce oggi pomeriggio. Ma ora vediamo quali sono le opportunità, e quali i rischi della nuova situazione. Dalla Cerchia dei Bastioni lo sguardo si è allargato. Per quali provvedimenti immediatamente attuabili?
È già cominciata una diatriba a distanza tra sostenitori e detrattori del blocco del centro, di quello dei diesel e della circolazione a targhe alterne. Anche tra i tecnici non ci sono pareri univoci. Il blocco del centro è quello apparentemente più eclatante e suggestivo - sia nei pro che nei contro - ma rischia di confondere le idee rispetto alla strategia già scelta di puntare sul pedaggio generalizzato, che sarà operativa da gennaio.In ogni caso, nessuno dei tre provvedimenti è di per sé inutile: niente è inutile quando si ragiona di limitazioni del traffico, quando anche un 2 per cento serve. E nessuno dei tre provvedimenti è di per sé risolutivo. L´ipotesi più logica sembrerebbe quella di combinare su scala metropolitana il blocco più severo possibile dei diesel e le targhe alterne per gli altri veicoli (tranne quelli utilizzati in car pooling). Può l´Atm reggere l´afflusso aggiuntivo di passeggeri? Nel 2003 le targhe alterne non avevano procurato disagi terribili. Certo occorre un potenziamento straordinario dei mezzi, più facile ottenere sulle linee di superficie. A questo scopo va studiato un piano emergenziale più completo di quello semiabortito due giorni fa, pronto e condiviso in poche settimane, per scattare a gennaio.
Ma intanto non si può rinunciare ad agire subito, da domani, massimo dopodomani. Una condivisione su scala metropolitana sarebbe un grande passo avanti per tutti. Ma non ci sono precedenti di blocchi feriali decisi insieme tra i Comuni e la Provincia, e sicuramente al tavolo di oggi ci sarà chi vorrà tirarla per le lunghe senza decidere. Nella domenica 20 novembre era emerso un arco di Comuni che, se non altro per ragioni politiche, avevano condiviso l´iniziativa con Milano. E’ necessario che con almeno questi comuni Milano superi le incertezze e vari una ordinanza “metropolitana”.