Regno Unito, al via il nuovo schema di incentivi per le rinnovabili termiche
Varato dal governo britannico un meccanismo per incoraggiare lo sviluppo della produzione rinnovabile di calore. D'ora in poi saranno riconosciute tariffe incentivanti a chi utilizza caldaie a biomassa, solare termico e pompe di calore
28 November, 2011
La Gran Bretagna ha varato i nuovi incentivi statali per le rinnovabili termiche. L'annuncio è giunto dal Department of energy and climate change (Decc), che ha appunto inaugurato un meccanismo di sussidi per la produzione di calore da fonte rinnovabile denominato Renewable heat incentive (Rhi). Il nuovo sistema prevede l'erogazione di un incentivo per la produzione di calore generato da caldaie a biomassa, impianti solari termici e e pompe di calore installate a partire dal 15 luglio 2009. Le tariffe variano a seconda del tipo di tecnologia: per le caldaie a biomassa il sussidio statale ammonta a 7.9 pence per kilowattora generato, 8.5 p/kWh sono invece previsti per il solare termico, mentre per le pompe di calore l'incentivo è di 4.5p/kWh.
Il meccanismo di sussidi sarà gestito dal regolatore energetico britannico Ofgem (qualcosa di simile al nostro Gse, ndr), a cui le aziende e i consumatori dovranno inviare la loro iscrizione al registro degli impianti e dal quale dovranno attendere l'erogazione degli incentivi. Grande soddisfazione è stata espressa dal ministro inglese dell’Energia e del cambiamento climatico, Greg Barker, secondo il quale il Renewable heat incentive porterà il Regno Unito «in una nuova epoca di tecnologie pulite e green per la produzione di calore».
Lo schema di incentivi varato dal governo di Londra rappresenta in effetti il primo meccanismo del genere al mondo e pone la Gran Bretagna all'avanguardia per quanto riguarda l'incentivazione delle rinnovabili termiche. «Il calore rinnovabile sarà una grande vittoria per la nostra economia – ha aggiunto il ministro - in grado di generare migliaia di posti di lavoro, ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di carbonio». L'adozione del Rhi, infine, rappresenta un elemento chiave della strategia con cui il governo inglese punta a raggiungere l'obiettivo nazionale in materia di sviluppo delle fonti rinnovabili.