"Smog alle stelle, ma la Regione tace"
L´assessore della Provincia all´attacco sui venti sforamenti consecutivi: "Dopo il vertice con l´Arpa che ha bocciato lo stop alle auto tutto è rimasto fermo"
30 November, 2011
«Al contrario della Lombardia e del Lazio, la Regione Piemonte non ha preso nessuna iniziativa sul fronte della lotta all´inquinamento. Che cosa si ha intenzione di fare per smuovere la situazione?». La domanda, dai toni un po´ polemici, è dell´assessore all´Ambiente della Provincia, Roberto Ronco, che oggi, in un seminario dedicato alla qualità dell´aria, presenterà nuovi modelli di calcolo degli indici.
A Torino si è ormai arrivati al ventesimo giorno di sforamento delle polveri sottili e, al contrario di Milano e Roma, non si sono prese misure per limitare il traffico. «Dopo l´incontro che c´è stato in Regione con l´assessore Ravello e i tecnici dell´Arpa non c´è stato nessun altro vertice. Abbiamo preso atto che secondo l´Arpa i blocchi alla circolazione incidono poco sullo sforamento dei livelli. Questo non vuol dire che non si debba far nulla o, come annunciato dalla Regione, tagliare del 15 per cento il trasporto pubblico locale, misura che provocherà effetti anche sul traffico e lo smog». E la decisione del Comune di non varare stop alla circolazione? «È coerente con le evidenze scientifiche, non so quanto sia difendibile. Concordo però con la visione del sindaco Fassino: l´inquinamento è un problema di tutto il Nord, di tutta la pianura Padana e non solo. Quindi è un problema nazionale e deve essere investito il ministero».
Sulla questione intervengono anche Legambiente e il consigliere del Pd, Silvio Viale. Sia l´associazione sia il presidente dei Radicali denunciano l´altro numero di sforamenti consecutivi del tetto di polveri sottili giornalieri, ma le letture sono differenti. «Nonostante le prime intenzioni dell´assessore Lavolta, a Torino, al contrario di Roma e Milano, i cittadini non hanno dovuto fare i conti con provvedimenti inutili da un punto di vista ambientale. È un bene. E spero che dopo lo shopping natalizio, a gennaio, non si torni ai blocchi», dice Viale. E poi propone tre mosse: via Roma e piazza Castello chiuse al traffico fino a Natale, limite di 100 chilometri all´ora in tangenziale nei giorni in cui si sforano i limiti delle pm10, limite dei 30 chilometri all´ora nelle vie senza diritto di precedenza. «Targhe alterne o blocchi feriali sono inutili - sostiene Viale, presidente dei Radicali - sono altri i provvedimenti per proseguire il trend di riduzione d´inquinamento a Torino in atto da anni».
Legambiente, preoccupata dal silenzio sui 20 sforamenti consecutivi, anche se il livello delle polveri si è dimezzato rispetto a dieci anni fa secondo l´Arpa, è pronta a presentare un esposto in procura. «È l´unico modo per costringere - dice l´ex assessore Paolo Hutter - a costringere chi deve prendere provvedimenti a farlo».