Riqualificazione energetica, Finco: può far risparmiare il 25% di energia
Secondo l'associazione che fa capo a Confindustria, interventi di efficientamento sia parziali che integrali sul patrimonio immobiliare possono far risparmiare fino a 16mila Gigawattora annui, pari al contributo di un paio di centrali nucleari
30 November, 2011
Il 25% di energia che avrebbe dovuto essere assicurato nel nostro Paese dal nucleare, puo' essere sostituito con una efficace azione di sostegno all'efficenza energetica in edilizia. E' quanto sostiene Finco, la federazione nazionale di settore di Confindustria che rappresenta le industrie dei comparti produttivi di beni, servizi ed opere specialistiche per le costruzioni. Finco aggrega 33 associazioni nazionali di categoria, in rappresentanza di un comparto di circa 20.000 imprese e di 550.000 addetti, per un fatturato aggregato pari a 50 miliardi di euro.
Le soluzioni di riqualificazione energetica sia parziale che integrale, su almeno il 10% degli edifici esistenti, possono ridurre i fabbisogni, sia per la fase invernale che per quella estiva portando il risparmio potenziale da 8,000 a 16,000 GWh/annui - secondo recenti studi - pari ad una o due nuove centrali nucleari di terza generazione. Proprio quelle che il piano energetico nazionale prevedeva di realizzare entro il 2017. Inoltre, con l'efficienza energetica, spiega Finco, il risparmio si potrebbe ottenere da subito, con quote crescenti anno su anno, man mano che gli interventi edilizi di riqualificazione si completano.
Finco auspica che il nuovo Esecutivo metta con decisione al centro dell'azione di governo l'efficienza energetica per gli edifici come necessaria misura di sostegno all'economia e di sostenibilita'. In questo senso Finco richiama l'attenzione sulla opportunita' di mantenere immutata l'aliquota prevista dal bonus per la riqualificazione energetica degli edifici (55%), ed anzi allargare le tipologie ammesse all'agevolazione (immobili pubblici, schermature solari, verde pensile)