Bari, parco polifunzionale ex caserma Rossani: la risposta dell’assessore Sannicandro
“Lo studio di fattibilità - approvato per il recupero della Rossani per realizzare un parco della creatività - è di grande qualità prefigurando un luogo attrattivo, immerso nel verde, nel centro della città, rivolto a cittadini e residenti ma con funzioni di eccellenza e citazioni artistiche e culturali che ne farebbero un luogo di richiamo "europeo"
30 November, 2011
“Sul recupero della Caserma Rossani operiamo da anni con trasparenza e lungimiranza in sintonia con le previsioni urbanistiche per conseguire una concreta fattibilità tecnico-economica”. A dichiararlo, in un proprio testo pubblicato su Fb, è l’assessore alle Opere Pubbliche del comune di Bari, Elio Sannicandro. Di seguito l'intervento di Sannicandro.
"Dire che ho operato "in solitudine" è una grave scorrettezza, infatti stiamo lavorando sul recupero della Rossani da 4 anni e abbiamo svolto numerosi forum, incontri e dibattiti sulla questione. Lo studio di fattibilità è stato oggetto di notevole e continuo approfondimento Ed è stato presentato alla Giunta e ai Consiglieri interessati fin dalla fase di elaborazione (almeno in 4 occasioni) acquisendo le indicazioni del Sindaco, degli Assessori, dei Consiglieri e dei Tecnici comunali presenti. Inoltre abbiamo ampiamente stimolato il dibattito in pubbliche assemblee o tramite la stampa ed una riunione fu organizzata proprio da SEL presso l'Excelsior. L'approvazione dello studio di fattibilità in Giunta era stato annunciato da diverse settimane (e pubblicato su vari giornali) e l’urgenza era legata alla necessità di inserirlo nel Piano delle Opere Pubbliche per poter avviare le procedure realizzative entro il prossimo anno. Preciso ancora che il Sindaco era presente in Giunta mentre Losito era assente ingiustificato.
Voglio ulteriormente precisare che per la parte della Rossani destinata a "verde urbano", stiamo elaborando un progetto di pulizia, messa in sicurezza e piantumazione per consentirne un'apertura come polmone verde in tempi rapidi (seguendo proprio le richieste dei cittadini e degli abitanti della zona). Sulla parte invece destinata a "servizi per la residenza" è necessario effettuare il recupero degli edifici esistenti e attualmente in condizioni precarie e pericolanti (che noi stessi abbiamo chiesto alla Soprintendenza di vincolare) per cui occorrono molti soldi per il loro consolidamento e riuso. E' in questa parte che (in totale sintonia con il piano Regolatore e con le norme urbanistiche) sono previste nuove volumetrie in sostituzione di quegli edifici non recuperabili e non vincolati (quindi da sostituire) ovvero per completare la realizzazione di quelle funzioni di interesse pubblico che sono state individuate per compensare l'intervento economico (ricettività per studenti, housing sociale, parcheggio pertinenziale per gli abitanti della zona). Il lavoro tecnico-economico risulta molto qualificato e ponderoso e confronta numerose opzioni di studio basandosi sulla ricerca della concreta fattibilità di realizzare un’opera pubblica su un’area di proprietà pubblica guardando soprattutto alla possibilità concreta di mantenere e gestire nel tempo la proprietà del compendio ed il suo utilizzo pubblico.
Ad ogni buon conto siamo sempre disponibili a fornire a tutti i cittadini le informazioni sul progetto e tutti i necessari ulteriori approfondimenti".
Elio Sannicandro
A Raffaele Sforza, l’assessore Sannicandro, tramite un forum di Facebook, ha dato questa risposta:
“Lello, sai quanto tengo ai tuoi consigli in tema di mobilità, comunque in tutte le città europee spesso da te citate (e da me visitate e frequentate da anni) i centri urbani sono pieni (da decenni) di parcheggi per i residenti in modo tale che non si vedano orribili auto ad ingombrare strade e marciapiedi come succede da noi. Inoltre Vauban a Friburgo che ho visitato 3 anni fa e che conoscevo fin dalla sua nascita ha ottimi trasporti pubblici e i residenti non usano l'auto per gli spostamenti urbani ma parliamo di una piccola città con meno di centomila abitanti dove inoltre i cittadini da anni hanno "scelto" una cultura ecosostenibile.
Allora io sono d'accordo, ma le circa 30.000 auto di residenti del solo quartiere Carrassi a Bari dove le mettiamo? Per questo la scelta di un park interrato alla Rossani ma di uso quasi totalmente pertinenziale è per i residenti. Sul resto mi piacerebbe più parlare di qualità urbana ed architettonica, si può costruire in maniera ecosostenibile e più attenta o sensibile alla bellezza”.