Sospesa la norma su edifici ecologici, approvato al Senato il decreto Milleproroghe
Il decreto "anti-crisi" se non viene modificato dalla Camera sospende l'obbligo di mettere impianti di fonti rinnovabili per le nuove costruzioni. Slitterebbe di un anno quindi l'obbligo per i nuovi edifici di essere alimentati da fonti rinnovabili
12 February, 2009
Niente più obbligo all'alimentazione da fonti rinnovabili per i gli edifici di nuova costruzione, lo stabilisce il decreto Milleproroghe che ieri ha ottenuto la fiducia del Senato con 162 sì, 126 no e nessuna astensione.
Ora il provvedimento, che scadrà il primo marzo, dovrà passare al vaglio della Camera, ma è stato già causa di repentine critiche da parte degli Ecologisti Democratici dato il rinvio di un anno della norma sugli eco edifici, introdotta nella scorsa legislatura.
La componente ambientalista del Pd denuncia infatti il governo definendolo come un “blitz dell’esecutivo” avendo introdotto all’ultimo momento un comma che sospende l’obbligo che dal primo gennaio 2009 prevedeva che i nuovi edifici fossero forniti di impianti da fonti rinnovabili con una potenza minima pari a 1 kW per ciascuna unità abitativa e di 5 kW per i fabbricati industriali, di estensione superficiale non inferiore a 100 metri quadrati.
Ha denunciare l'accaduto è stato il capogruppo in Commissione ambiente del Partito Democratico in Senato, Roberto Della Seta: «Ancora una volta il governo Berlusconi dimostra analfabetismo ambientale. - commenta il Senatore - Mentre in tutto il mondo, anche come determinante misura anticrisi si incentiva l'utilizzo delle fonti rinnovabili, l'esecutivo inopinatamente ha tolto dal maxi emendamento al Milleproroghe, su cui il Senato ha appena votato la fiducia. "
Nella Finanziaria 2008, varata dal governo Prodi, era stata infatti introdotta una norma che sanciva che a partire dal 1 gennaio 2009 per ottenere permessi per le nuove costruzioni nel progetto dovesse essere prevista l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili
"Con la norma introdotta dal governo Prodi - continua il Senatore - tutte le nuove costruzioni dovevano essere alimentate, almeno parzialmente, da fonti rinnovabili. Adesso il governo italiano persiste con questo atteggiamento miope, arretrato e irragionevole e non perde occasione per portare avanti una malcelata battaglia contro la difesa ambientale. Non e´ certo questa la strada per difendere la nostra economia, le nostre imprese, le nostre famiglie e il nostro ambiente.“
Ecco com' era nell'ultima finanziaria Prodi per il 2008
Energia prodotta da fonti rinnovabili (articolo 1, comma 289).
La finanziaria ha introdotto una modifica al Testo Unico dell’edilizia (DPR 6 giugno 2001,
n.380) secondo la quale dal 1° gennaio 2009 i regolamenti edilizi comunali devono
vincolare per gli edifici di nuova costruzione il rilascio del permesso di costruire
all'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in
modo da garantire una produzione energetica di 1 kW per ciascuna unità abitativa,
compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell’intervento, e 5 kW per i fabbricati
industriali con una “estensione superficiale” non inferiore a 100 metri quadrati