Congresso, Tarantini di Legambiente Puglia: “Benvenuti al sud, benvenuti in Puglia”
Queste le prime parole di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, all’apertura del nono congresso nazionale di Legambiente, che si svolge ogni quattro anni. Nell’intervento la situazione sull’energia pulita, molti “Comuni rinnovabili”, pochi invece quelli “Ricicloni”. Ancora troppo carbone eCO2 nell’aria, ma bene per le azioni sull’Ilva. In aumento le aree protette
03 December, 2011
“La Puglia, da “terra sitibonda ove il sole si fa vino”, a terra in cui l’energia solare si trasforma anche in energia elettrica, per fortuna”. A dichiararlo il Presidente della regione Puglia, Francesco Tarantini, nelle prime fasi di apertura del congresso. Però, “prima di passare alle questioni ambientali”, Tarantini ha offerto, alle diverse centinaia di delegati di Legambiente giunti da tutta Italia, uno spaccato turistico della Puglia. In rilievo, oltre all’olio, il vino e la musica, i patrimoni Unesco, Castel del Monte e Monte S.Angelo, in cui ogni anno Legambiente organizza un bellissimo evento, il “festa-ambiente sud”.
“La Puglia – ha poi proseguito Tarantini - negli ultimi anni ha rappresentato senza dubbio una storia di successo nel meridione e un’azione trascinante, in un percorso virtuoso che l’ha vista sposare le ragioni ambientali, dalle fonti rinnovabili a quelle dell’edilizia sostenibile. Ha fatto crescere, per fortuna, le fonti rinnovabili. Questi impianti, dato molto importante, soddisfano il 30 % del fabbisogno elettrico complessivo della nostra regione, quindi questo significa che sono un’alternativa sempre più progressiva ai cambiamenti climatici”.
Sulle Rinnovabili
“Qualche giorno fa – ha proseguito Tarantini- Legambiente ha presentato, il primo rapporto sulle fonti rinnovabili in Puglia, (leggi l’articolo di Eco dalle città del 29 novembre 2011) che conferma una bella notizia, siamo tra le prime regioni per il fotovoltaico e per l’eolico. Molto spesso in Puglia lo dimentichiamo perché da un anno e mezzo in continuazione alcuni comitati criticano, senza se e senza ma, questo sistema di produzione alternativa di energia. Siamo la prima regione per solare fotovoltaico con 1906 Mw installati e per l’eolico con 1379 Mw. Sono 20 mila, gli impianti da Chieuti al Salento, sono 109 i comuni rinnovabili (cioè che sono in grado si provvedere al proprio fabbisogno energetico da fonti rinnovabili), e 5 comuni hanno il mini idroelettrico (24 milioni di chilowattora/anno) che può anche soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 200 famiglie, quindi questo significa che sono un’alternativa sempre più progressiva ai cambiamenti climatici”.
Sui problemi relativi ad alcuni ricorsi al Tar da parte delle imprese alla Regione Puglia, Tarantini ha spiegato che “la Puglia è stata la prima a regione in Italia a recepire le linee guida nel paesaggio e naturalmente a stabilire quelle che sono le regole. Cosa è successo? Ci sono stati dei progetti approvati prima della definizione delle linee guida che non si sono integrati perfettamente nel paesaggio e su questi progetti qualcuno ha sconfessato, senza se e senza ma, le fonti rinnovabili. Anche tra i media, sicuramente quando si parla di fonti rinnovabili, c’è stato qualche furbetto ma sicuramente la Puglia non meritava alcuni titoli tipo “Puglia, venti di mafia”.
Tarantini, non ha voluto risparmiare i lati negativi : “Abbiamo anche delle centrali che emettono, le centrali di Brindisi Sud e Nord, ogni anno ben 17 milioni di tonnellate di CO2. In questo, la Puglia ha mancato. L’obiettivo di riduzione del piano energetico non è stato rispettato. Sui rifiuti, Tarantini è stato lapidario. “Purtroppo non si può dire lo stesso per quanto riguarda i rifiuti, la Puglia non è una regione virtuosa, per usare un’espressione cara al nostro presidente Vendola, non siamo usciti sicuramente dalla dittatura delle discariche, dopo la fine del commissariamento. La Puglia rispetto alla Campania ha 2 comuni “Ricicloni” a fronte dei 160 comuni ricicloni della Regione Campania”.
Così infine il Presidente ha commentato brevemente le principali questioni ambientali della Regione Puglia. Sull’Ilva: “Fino a poco tempo fa le emissioni dell’ilva equivalevano ad emissioni di uscita dei 100 termovalorizzatori”. Sui parchi le aree protette: “La Puglia ha svolto un buon lavoro anche sul fronte dei parchi, io penso che sia anche una delle poche se non l’unica regione italiana che negli ultimi 5 anni ha istituito ben 12 aree protette naturali, un altra è di prossima istituzione (Campomarino, a Maruggio), certo ora queste aree vanno valorizzate, rilanciate, messe in rete, perché sennò si rischia di fare rimanere queste aree dei parchi di nicchia, i due parchi nazionali ancora commissariati”. Sulle piattaforme petrolifere: “Vogliono realizzare numerose piattaforme petrolifere in una delle zone più belle della puglia, alle tremiti, che è definita la perla dell’adriatico, a largo di Monopoli, a largo di Ostuni,a largo del Salento, il 19 gennaio una manifestazione interregionale contro le piattaforme petrolifere, perché il vero tesoro della Puglia è il Turismo e non altro. Su Punta Perotti: “Il 24 aprile del 2006, l’amministrazione di Bari è riuscita ad abbattere una saracinesca di cemento, a meno di 300 metri dal mare, restituendo l’attuale bellissimo lungomare. A punta Perotti adesso c’è un bellissimo parco verde. Sulla mobilità sostenibile della città di Bari, è stata il primo capoluogo del meridione attraverso il sistema del park and ride ad abbattere il PM10. E questo ha comportato anche un miglioramento della qualità dell’aria al centro di bari, anche la città che ha puntato molto sul bike sharing e sulle piste ciclabili. Ed è per tutti questi motivi che noi abbiamo voluto celebrare il IX congresso nazionale di Legambiente in Puglia”.